Il Napoli sfida Salvini: stop in caso di cori razzisti

Dopo la presa di posizione del tecnico Carlo Ancelotti, il club conferma la possibilità di iniziative clamorose contraddicendo la linea tracciata dal ministro dell’Interno

Il Napoli conferma la linea della fermezza e l’intenzione di prendere iniziative anche clamorose in campo se si ripetessero cori razzisti durante le partite.


La posizione del club arriva in replica alle dichiarazioni di Matteo Salvini che nella giornata di ieri 7 gennaio aveva dichiarato: “Ho condiviso la scelta di non sospendere Inter-Napoli, non perché sia favorevole ai buu razzisti ma perché i problemi esterni allo stadio potevano essere maggiori. È un tema scivoloso, è difficile individuare il criterio di discriminazione tra i buu al bianco, al giallo, al nero, i cori contro i napoletani o gli juventini. – aveva continuato il ministro al termine della riunione straordinaria dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive al Viminale – Chi decide e in base a quale criterio oggettivo se sospendere una partita? Servono criteri oggettivi e in questi casi sono difficilmente individuabili, per questo sono contrario alla sospensione delle partite”. 


Da fonti dell’agenzia Ansa vicine al club si apprende che le parole del ministro dell’Interno avrebbero suscitato grande perplessità tra i vertici della società sportiva, che conferma la linea illustrata dal tecnico Ancelotti, per uno stop da parte dei giocatori. 

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