Corinaldo, una mamma accusa Sfera Ebbasta: “Hai 6 morti sulla coscienza”

A un mese dalla tragedia nella discoteca Lanterna Azzurra, Donatella Magagnini ha condiviso un post rivolgendosi direttamente al rapper che si sarebbe dovuto esibire nel locale e nella cui attesa sono morti cinque adolescenti, tra cui suo figlio Daniele Pongetti, e una donna di 39 anni

“Ciao Sfera…ricordati che hai sei morti sulla coscienza”. A un mese dalla scomparsa di suo figlio Daniele Pongetti – morto nella calca nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo in provincia di Ancona – la mamma del 16enne ha voluto rivolgersi direttamente a Sfera Ebbasta. Il figlio, la sera del 7 dicembre, era andato nel locale, insieme a centinaia di altri ragazzi, per assistere proprio al concerto del rapper milanese. Quella notte ha perso la vita, insieme ad altri quattro adolescenti e una donna di 39 anni. È  morto nel fuggi fuggi generale scatenato probabilmente da uno spray al peperoncino, in corso c’è ancora un’indagine. 


Donatella Magagnini, la mamma di Daniele, è arrabbiata e ha voluto sfogarsi sui social. “Premetto che la mia considerazione per Sfera è meno di zero, ma questo essere comincia a farmi arrabbiare. Prima di tutto perché si è fatto vivo solo dopo molti giorni dalla tragedia…Poi ha fatto pervenire una sua lettera privata scritta e firmata dove diceva che lui era molto provato e pronto a mettersi a disposizione per qualsiasi cosa. Dopo poco ha pubblicato la stessa lettera sui social senza dire che il suo vero nome era Gionata. Dopo,  sempre sui social, ha pubblicato le date dei suoi concerti così come se niente fosse accaduto”. 


La donna accusa il rapper di non essere venuto di persona a verificare cosa fosse successo la notte del 7 dicembre. Ma “ce l’ha a morte” anche coi i suoi collaboratori e i manager che non hanno verificato il locale in cui si sarebbe svolto il concerto. “La tua fama è mondiale e non puoi cantare in ex magazzini”, scrive nel post pubblicato sul gruppo “Giustizia per le vittime della Lanterna Azzurra”.

Ma è la conclusione del post che porta il grande messaggio di dolore e d’accusa: “Tu e i tuoi collaboratori imparate a non giocare con i sogni dei ragazzini che, pur avendo pagato, sono stati presi in giro e sono morti nell’attesa che tu arrivassi. Ciao Gionata in bocca al lupo per la tua carriera da grande artista. Per salvarti la faccia, evita di postare foto da idiota con il tuo ‘pacco’. Ricordati che il regalo più grande te lo sei fatto portandoti sulla tua coscienza 6 morti”. 

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