Kamala Harris sfiderà Trump nel 2020

La senatrice democratica della California si unisce alla liste di donne democratiche che proveranno a correre contro Donald Trump

Lo slogan della sua campagna elettorale sarà « Kamala Harris for the people», una frase che pronunciava nelle vesti di procuratrice ogni volta che si presentava in tribunale. Prima donna a ricoprire la carica di Attorney General dello Stato della California, nel video pubblicato su Twitter per annunciare la sua decisione, Kamala Harris fa riferimento all’attuale congiuntura politica e quindi anche a Donald Trump: «Verità, giustizia, decenza, equità. Non sono soltanto parole ma sono i “nostri valori”. E adesso sono in pericolo». Una candidatura, la sua, che fa leva anche sulla sua reputazione professionale di “giurista progressista”, sulla quale sono state gettate alcune ombre, sia da destra che da sinistra.


In un editoriale sul New York Times la giurista Lara Bazelon, professore associato all’Università di San Francisco, ha fornito un elenco di elementi che potrebbero screditare Harris, come il fatto di aver difeso la pena di morte (per ragioni d’ufficio), quello di aver liquidato (con una risata) l’ipotesi di liberalizzare l’utilizzo della cannabis per fini ricreativi, di essersi opposta a un’inchiesta negli omicidi commessi dalle forze di polizia e, infine, di aver difeso o appoggiato condanne sbagliate. La candidatura di Kamala Harris arriva dopo quelle di due sue colleghe, le senatrici democratiche Elizabeth Warren e Kirsten Gillibrand, e di Tulsi Gabbard, membro del Comitato per gli Affari esteri. Insieme ad Alexandra Ocasio-Cortez stanno segnando una nuova stagione politica, femminile e democratica, negli Usa: il fronte delle donne “contro” Donald Trump, nella speranza di riuscire laddove Hillary Clinton fallì nel 2016.