Eurostat: cala la percentuale dei giovani lavoratori a rischio povertà

L’11,0% degli occupati di età compresa tra i 18 e i 24 anni rischia di non superare la soglia di povertà

In Europalapercentuale dei lavoratori di età compresa tra i 18 e i 24 anni a rischio povertà sta calando. Il trendè in diminuzione da quattro anni, ma non c'è ancora molto da festeggiare.Secondo l’Eurostat, l’ufficio statistico della Commissione europea che raccoglie ed elabora i dati degli Stati membri,il fenomeno dei cosiddettiworking poor, ovvero dei lavoratori che sono a rischio povertà pur avendo un lavoro, ha colpito l’11,0% dei giovani tra i 18 e i 24 anni nel 2017. L’anno prima il tasso era statodel 12,1%, in diminuzione rispetto al picco del 2014 quando raggiunse il12,9%.


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Infografica di: Eurostat

Purtroppo l’Italia si trova sopra la media europea: la percentuale dei giovani lavoratori a rischio povertà è del 12,3%. La più alta percentuale di occupatidi età compresa tra i 18 ei 24 anni e a rischio povertà è stata rilevata in Romania (28,2%), seguita da Lussemburgo (20,0%), Danimarca (19,1%), Spagna (19,0%) ed Estonia (18,4 %).

Al contrario, solo in tre paesi sono stati riscontrati tassi inferiori al 5%: Repubblica Ceca (1,5%), Slovacchia (3,8%) e Finlandia (4,2%).Il tasso di rischio povertà per tutte le persone che lavorano nell'Unione europea è stato del 9,4% nel 2017, e si mantiene stabile rispetto al 2014, quando si registròuna percentuale del 9,5%.