Mafia, giochi e scommesse on line: maxi sequestro a Palermo

La Polizia ha sequestrato 6 milioni di euro a due imprenditori di Palermo del settore delle scommesse, accusati di essere affiliati a Cosa Nostra

La Polizia di Palermo ha sequestrato beni per 6 milioni di euro ore a un imprenditore del settore delle scommesse, Benedetto Bacchi di 47 anni, e al boss Francesco Nania, 50 anni. Entrambi erano stati già arrestati un anno fa nell'ambito dell'operazione Game over, che portò in tutto 31 persone in carcere. Associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori, concorrenza sleale aggravata dal metodo mafioso, riciclaggio e associazione per delinquere finalizzata alla produzione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti: erano queste le accuse a carico dei 31 indagati.


A Bacchi sono stati sequestrati 11 beni immobili tra Palermo, Partinico e Borgetto; 3 veicoli, 6 rapporti finanziari, una quota societaria, 4 società con sede a Partinico, 4 società aventi sede a Malta e attive nei settori dei giochi e scommesse e dell'edilizia. “Era davvero un insospettabile – ha detto il questore di Palermo – chi lo avrebbe detto che lavorava al servizio delle cosche?”. Dieci anni fa, racconta Repubblica, dichiarava 662 euro. Poi è diventato il “re” siciliano delle scommesse on line.


Secondo gli inquirenti, Bacchi aveva un vero e proprio monopolio nel settore, costruito con la collaborazione di Cosa Nostra e con una rete di agenzie di scommesse abusive che riuscivano a generare profitti per più di un milione di euro al mese. Il gancio dentro Cosa Nostra sarebbe stato proprio Francesco Nania, capo della famiglia mafiosa di Partinico, già condannato con sentenza definitiva, che ha finito di espiare la pena nel 2013. A Nania è stata sequestrata una società operante nel settore dell'esportazione alimentare verso gli Stati Uniti con sede nel comune di Ottaviano (Napoli).

 

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