Migranti, l’Olanda risponde ufficialmente «no» a Roma

«Non c’è nessun obbligo da parte nostra», dice il ministro olandese per l’Immigrazione. «Ritiri la bandiera alla nave se non è in grado di controllarla», replica Salvini. Intanto a Siracusa e a Genova in migliaia manifestano per l’apertura dei porti

«Non c’è nessun obbligo da parte nostra». Così l’Olanda risponde alla richiesta dell’Italia di farsi carico dei migranti a bordo della Sea Watchda oltre otto giorni.


Il messaggio – arrivato ufficialmente pervie diplomatiche – è chiaro e non sembra dar spazio alla ricerca di un compromesso.«Ècompito del capitanotrovare un porto sicuro nelle vicinanze per far sbarcare i 47 migranti da lui presi a bordo», dichiara ilportavoce del ministro per l’Immigrazione Mark Harbers.


«Se il governo olandese non è in grado di controllare le navi che portano la bandiera del proprio Paese -replicail ministro dell’Interno Matteo Salvini -è un fatto molto grave: gliela ritiri subito».

«I Paesi Bassisono a favore di una soluzione strutturale – si legge nel messaggio recapitato dall’Olanda a Roma – Si faccia distinzione tra chi ha diritto alla protezione internazionale e chi non ce l’ha».

Dunque, secondo il portavoce del ministero dell’Immigrazione, «coloro che non hanno diritto alla protezione internazionaledovranno essere rifiutati e rispediti indietro immediatamente dopo l’arrivo alla frontiera esterna europea».

«I Paesi Bassi – sostiene Harbers – in quanto Stato di bandiera, non sono neppure obbligati a partecipare alla ricerca di una soluzione» perché la Ong tedesca che gestisce l’attività di salvataggio della Sea Watch 3 nel Mediterraneo centrale «si è mossa nuovamente di sua iniziativa».

Migranti, l'Olanda risponde ufficialmente «no» a Roma foto 1

Intanto, la nave vaga da oltre otto giorni nel Mediterraneo facendo richiesta di un porto sicuro. Il capitano ha espresso l’intenzione di entrare nel porto di Siracusa per grave stato di necessità.

Secondo la portavoce della Ong, Giorgia Linardi, «la SeaWatch può trasportare solo 22 passeggeri, a bordo ce ne sono 69». Matteo Salvini, intanto, ha fatto sapere che sta valutando di indagare l’equipaggiodella nave per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: «Stiamo considerando di salire a bordo per acquisire tutti i documenti utili perché si tratta di persone che aiutano di fatto gli scafisti».

(Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev)

Sulla vicenda interviene anche il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli che, in un post su Facebook, accusa la SeaWatchdi aver messo «irresponsabilmente a repentaglio la salute e la vita dei naufraghi». «Siamo di fronte a una violazione della legge del mare – scrive Toninelli – chi naviga in quelle condizioni dovrebbe fare rotta verso le acque più vicine dove trovare riparo».

UN PAIO DI INFORMAZIONI SULLA NAVE SEAWATCH3Il 19 gennaio, come spesso accade, la SeaWatch3 si è mossa in totale…

Posted by Danilo Toninelli on Saturday, January 26, 2019

E mentre a Siracusa centinaia dicittadini si sono mobilitati pacificamente e hanno cantato in coro per i migranti bloccati sulla nave,a Genova migliaia di persone si sono riunite per chiedere a gran voce l’apertura dei porti. Centotrenta le associazioni che hanno aderito alla manifestazione «Per Genova accogliente, aperta e solidale» e sono scese in piazza per protestarecontro i respingimenti delle navi dei migranti.

(Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev)

«Siamo vicini a quelle 47 persone. Pretendiamo lo sbarco immediato», ha detto Alessandro Metz, armatore sociale della Mediterranea, nave italiana che presidia le acque internazionali per salvare vite umane lungo le rotte deimigranti.«Il crimine maggiore è quello dell’indifferenza – ha detto Metz – questa piazza dimostra che sono in tantissimi coloro che non vogliono più essere indifferenti:è il segnale migliore che potessimo dare alla Sea Watch».

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