Festival del Fumetto, vincono «i mostri» di Emil Ferris

Dopo una vita piena di difficoltà, l’autrice statunitense ha conquistato il premio per il miglior album illustrato

Dal 24 al 27 gennaio si è svolto ad Angoulême (Francia) il Festival International de la Bande Dessinée, una delle più grandi manifestazioni dedicate al fumetto in Europa. A vincere il fauve d’or, il premio per il miglior album illustrato, è stata la statunitense Emil Ferris con il suo My Favorite Thing is Monsters (2017), pubblicato in Italia da Bao Publishing (La mia cosa preferita sono i mostri). Un esordio notevole per la disegnatrice di Chicago classe ’62, che pubblica il suo primo graphic novel a 55 anni.


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La storia è ambientata nella Chicago degli anni Settanta, e segue le vicende di una ragazzina emarginata, appassionata di mostri e horror. Per mettere a fuoco la sua diversità, la protagonista si definisce una ragazza licantropo ed è così che Ferris la disegna. «Da bambina non volevo essere una donna né un uomo: essere un mostro mi è sempre sembrata la soluzione migliore», ha detto l’autrice in un’intervista al The Guardian. Parlando della sua vita, ha raccontato di essere diventata una madre single a 40 anni, e di aver sempre lavorato autonomamente come animatrice e come disegnatrice di giocattoli.  

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Ma quello che più ha segnato il suo cammino personale e professionale è stato il virus del West Nile, che l’ha costretta su una sedia a rotelle con una figlia di sei anni a cui badare da sola. «Mi sono svegliata in un ospedale tre settimane dopo esser stata punta da una zanzara», ha raccontato in un’intervista al New York Times. «La parte inferiore del mio corpo era paralizzata. Non potevo parlare. E c’era il rischio che perdessi l’uso della mia mano destra, e con questo la possibilità di disegnare». Con il tempo e con l’esercizio, Emil è tornata alla sua arte. In quest’ottica, il libro ha preso la forma della raccolta di schizzi, come a ripercorrere la fatica e i progressi della forza di volontà dell’autrice. Qui gli altri vincitori della 46° edizione del Festival.
 

Premio speciale della giuria
Les Rigoles, di Brecht Evens (Actes Sud)

Premio alla migliore serie
Halfdan Pisket, di Dansker (Presque lune éditions)

Premio Fauve Polar/SNCF
Villevermine Tome 1, di Julien Lambert (Sarbacane)

Premio rivelazione
Ted drôle de Coco, di Émilie Gleason (Atrabile)

Premio “Jeunesse”
Le Prince et la Couturière, di Jen Wang (Akileos)

Premio al patrimonio
Les Travaux d’Hercule, di Gustave Doré (Éditions 2024)

Premio al migliore fumetto alternativo
Experimentation, del collettivo Samandal