Bonafede e Salvini indagati per il video-show su Cesare Battisti. La procura chiede l’archiviazione

Secondo quanto riportato da Il Giornale i due ministri sarebbero a conoscenza da una settimana del fascicolo aperto dalla procura di Roma, che avrebbe chiesto però l’archiviazione

La procura di Roma ha aperto un fascicolo sul ministro dell'Interno Matteo Salvini e su quello della Giustizia Alfonso Bonafede per la pubblicazione del video dell'arrivo in Italia di Cesare Battisti sulla pagina Facebook del Guardasigilli. Fotografie, musica di sottofondo e video montati insieme per ricostruire la giornata del 14 gennaio, quando l'ex terrorista era arrivato all'aeroporto di Ciampino per poi essere portato dalla polizia penitenziaria nel carcere di Oristano.


Un filmato che che oltre alle critiche del garante dei detenuti, degli utenti e di una parte della politica, aveva portato all'ipotesi di reato prevista dall'articolo 114 del codice di procedura penale (sul divieto di pubblicazione dell'immagine di una persona privata della libertà personale).


Secondo quanto riportato da Il Giornale i due ministri sarebbero a conoscenza da una settimana dell'indagine per cui la procura avrebbe poi chiesto l'archiviazione al tribunale dei Ministri. Per i magistrati romani il fatto non costituirebbe però reato perché «mancherebbe il dolo e il vantaggio patrimoniale». Ora la decisione spetta al tribunale dei Ministri, lo stesso organo che si sta occupando del caso Salvini-Diciotti.