La Francia richiama l’ambasciatore a Roma. Salvini: «Pronto a incontrare Macron»

Secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri, la decisione è stata presa in seguito «agli attacchi senza precedenti del governo italiano». Tajani: «Di Maio poteva risparmiarsi la missione in Francia per fare patti con coloro che tirano molotov contro la polizia»

La Francia ha annunciato di aver richiamato l'ambasciatore a Roma per consultazioni. La decisione è stata presa in seguito«agli attacchi senza precedenti del governo italiano»,ha riferito il ministero degli Esteri francese. La tensione tra i due Paesi sembra ormai giunta a livelli altissimi.


«Le ultime ingerenze rappresentano una provocazione supplementare e inaccettabile. Violano il rispetto dovuto alle scelte democratiche, fatte da un popolo amico e alleato. Violano il rispetto che si devono tra loro governidemocraticamente e liberamente eletti», si legge nella nota diramata dalQuai d’Orsay.


All'annuncio di Parigi ha risposto il ministro dell'Interno Matteo Salvini che si è detto disponibile a incontrare Macron: «Non vogliamo litigare con nessuno, non siamo interessati alle polemiche: siamo persone concrete e difendiamo gli interessi degli italiani». Il vicepremier vorrebbe un faccia a faccia per affrontare tre questioni fondamentali:«Stop con i respingimenti, stop con i terroristi italiani in Francia e basta danneggiare i nostro i nostri lavoratori pendolari che sono letteralmente vessati ogni giorno alle frontiere francesi da controlli che durano ore».

Intervenendo alla conferenza stampa congiunta di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia, con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni,Salvini ha ribadito i punti di attrito con la Francia spiegati in mattinata, confermandoli a stretto giro in un post Facebook e in un tweet.

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Su Twitter ilministero degli Affari Esteri invita l'Italia a«ritrovarela relazione di amicizia e di rispetto reciproco, all'altezza della nostra storia e del nostro destino comune».

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Da settimane il governo italiano e quello francese si attaccano reciprocamente su una pluralità di questioni. Dalla gestione dell'immigrazione, al cosiddetto Franco delle Colonie fino all'avvicinamento M5S al movimento dei Gilet gialli, sono numerosi i fronti di tensione aperti tra i due Paesi.

«Poteva benissimo risparmiarsi il vicepremier Di Maio questa missione lampo in Francia per andare a fare patti con coloro che tirano le molotov contro la polizia, che distruggono i negozi e tutto questo soltanto per cercare di fare un gruppo parlamentare dopo le europee.Èveramente triste, direi squallido», dichiara Antonio Tajani. «A pagare il prezzo sono gli italiani, la Francia ha le sue responsabilità, ma si rischia di passare dalla ragione al torto per i capricci di un ministro inesperto», commenta il presidente del Parlamento europeo.

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Nel tardo pomeriggio arriva la dichiarazionedel ministro degli Esteri Moavero Milanesi:"Al rientro a Roma del Presidente del Consiglio dalla missione all'estero, sono certo che verrà esaminata, con la massima attenzione, la decisione del Governo francese di richiamare a Parigi per consultazioni l'Ambasciatore Christian Masset. Francia e Italia sono nazioni alleate e profonda è l'amicizia fra i due Popoli. La difesa e il confronto sui rispettivi interessi e punti di vista, nonché – ha aggiunto -il dibattito politico per le prossime elezioni per il Parlamento Europeo, non possono incidere e non incideranno sulle solide relazioni che ci uniscono da decenni».

Nella giornata di mercoledì 6 febbraio, peraltro, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti haconsegnato al governo francese, proprio tramite l'ambasciatore a Roma, il dossier sulla Tav. Stando a indiscrezioni, l'esito dell'analisi costi-benefici condotta dal team del professor Ponti sarebbe negativo e l'opera andrebbe bloccata.

Luigi Di Maio in un video Facebook replica: «Il mio incontro come capo politico del Movimento 5 Stelle, con esponenti dei Gilet Gialli e con alcuni candidati della lista RIC è pienamente legittimo. E rivendico il diritto di dialogare con altre forze politiche che rappresentano il popolo francese».Il vicepremier, come aveva già fatto nelle settimane scorse, ribadisce l'amicizia e l'alleanza fraItalia epopolo francese. A proposito del governo francese, invece, dichiara: «Il Presidente Macron si è più volte scagliato contro il governo italiano per motivi politici in vista delle europee. Questo non ha mai intaccato il sentimento di amicizia che lega i nostri Paesi e mai lo farà».

Nella polemica entra anche Alessandro Di Battista che attacca il Presidente francese Macronriproponendo il tema del Franco Cfa: «Più che richiamare l'ambasciatore francese in Italia, suggerisco a Macron di richiamare in Francia i dirigenti francesi che dettano ancora legge nelle banche centrali africane». Ha poi continuato: «Abbiamo sollevato una serie di questioni: il controllo da parte dei governi francesi delle risorse africane; il tema del Franco Cfa, moneta stampata a Lione e spedita a 14 paesi africani che toglie sovranità monetaria all'Africa».