L’abbraccio di Axa a Manuel: «Siamo un quartiere tranquillo»

Axa, quartiere a sud di Roma, si stringe intorno al ragazzo ferito, «Quello che é successo lascia senza parole»

Axa abbraccia Manuel. E si difende. «Quello che è successo a quel ragazzo lascia senza parole»,dice la titolaredel negozio di cosmesi sotto all’Irish Pub dove si è scatenata la rissa. «Sono una mamma. Non posso pensarci. Vogliamo che gli arrivi il nostro pensiero e il nostro abbraccio».


Guai a chiamarla periferia, Axa. Questo quartiere, paese, a sud di Roma, a due passi da Acilia e altrettanti da Ostia, noto al resto della Capitale come il “quartiere dei calciatori”. Quasi tutti i giocatori di Roma abitano o abitavano qui. Una California – nelle ricostruzioni giornalistiche – fatta di ville e prati dove portare fuori il cane. «Anche se poi dietro l’angolo c’è il Bronx, ma questo non lo scriva», dice un passante nella piazza centrale.


È a piazza Eschilo che hanno sparato a Manuel. Davanti a un bar che fa angolo e dove nessuno ha voglia di parlare, accanto a un tabacchi con il suo distributore automatico. «Di spalle. L’ha visto il video? È terribile», dice il parrucchiere. «Sono vent’anni che sono qui», a parlare è l’edicolante. «Non era mai successa una cosa del genere».

Axa è un quartiere «relativamente tranquillo», spiegano Vladimiro e Giovanni, allegri anziani impegnati in chiacchiere sotto a un sole quasi primaverile. «Da lunedì a venerdì è un dormitorio. Sabato e domenica viene qui e si trasforma in una città». «Già i giovani non facevano niente prima, ora gli danno pure il reddito», chiosa un altro passante salutando l’allegra compagnia.

Manuel«è stato ferito lì proprio dove è lei. È vero che questoè il quartiere dei calciatori. Anche dei cantanti», dice Giovanni. «Purtroppo sì, ci sono risse. Penso siano dovute all’alcol», aggiunge Vladimiro. «Sono quarant’anni che abito all’Axa. Non è è il quartiere che sta cambiando,si sta spopolando. Non è più il bel quartiere di una volta. Siamo rimasti in tanti anziani».

«Certe cose ci lasciano sgomenti. Ai nostri tempi queste cose non succedevano», dice Giovanni. «I giovani che vengono qui provengono dai quartieri intorno, Casal Palocco, Acilia. Villaggio San Giorgio è la piazza di spaccio. È rinomata come zona, come è rinomato l’Infernetto».

È all’Infernettoche si trovava Manuel: pernottava alla Caserma delle Fiamme Gialle. «Io c’ero quella sera, la piazza era piena di persone e di ragazzi, nel weekend è sempre così», racconta Alin. È uno dei pochi giovani che si incrocia qui, in un giorno qualunque ad Axa. Ha appena staccato dal lavoro. «Sono andata via prima. Era una serata tranquilla. Mi dispiace molto per quello che è successo a quel ragazzo. Ero qui anche io. Poteva succedere a chiunque, anche a me».

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