Incidente Ethiopian Airlines, l’Italia vieta i Boeing 737 Max 8. Aumentano i Paesi che scelgono di tenere a terra gli aerei

Dopo Gran Bretagna, Francia e Germania, i Paesi continuano a chiudere i cieli ai velivoli uguali a quello dell’incidente in Etiopia. Tra questi anche l’Italia, che ha preso la decisione martedì 12 marzo, gli Emirati Arabi, la Nuova Zelanda e la Turchia. Tra i pochi a non averlo ancora fatto ci sono gli Stati Uniti: secondo la Faa «non ci sono le basi per farlo»

L’Italia ha deciso lo stop operativo dei Boeing 737 Max-8. L’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, ha disposto il fermo dalle 21 del 12 marzo. Il nostro diventa il quarto paese europeo ad aver annunciato la chiusura dei propri cieli ai velivoli, dopo Gran Bretagna, Germania e Francia. Anche l’Easa, l’Agenzia per la sicurezza del trasporto aereo dell’Unione europea, ha deciso di sospendere il voli dalle 19. La decisione è legata all’incidente dell’Ethiopian Airlines di domenica 10 marzo, che fa seguito a una precedente catastrofe con un altro Boeing 737 Max 8 della compagnia Lion Air. L’annuncio formale dell’Easa sulle misure di sicurezza dovrebbe arrivare a breve. In totale sono (con il nostro) dodici i Paesi che hanno vietato il volo ai 737 Max.


Quali sono i Paesi che hanno sospeso i 737 Max8

I primi ad aver bloccato i Boeing 737 Max 8 sono stati la Cina e l’Indonesia, seguiti poi da Singapore, Corea del Sud, Mongolia, Malaysia, Oman. Australia, Regno Unito, Germania e Francia. A fronte delle incertezze che riguardano l’effettiva sicurezza del modello di aereo, altre nazioni hanno scelto di lasciare a terra i 737. Tra le ultime ci sono la Nuova Zelanda, le isole Fiji e la Turchia, che hanno comunicato la decisione il 13 marzo. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di Ankara ha reso noto di aver sospeso i voli dei Boeing 737 in attesa di ulteriori valutazioni sulle cause degli incidenti e sulle condizioni di sicurezza. La compagnia di bandiera Turkish Airlines ha quindi annunciato che lascerà a terra i suoi 12 aerei, destinati finora ai voli commerciali.


Anche gli Emirati Arabi e l’Oman hanno optato per bloccare gli stessi mezzi, complicando un mercato chiave per il velivolo nella penisola arabica. La compagnia aerea FlyDubai, di proprietà del governo di Dubai, opera undici Boeing Max 8 e due Max 9. La sua flotta totale è di circa 60 velivoli, inclusi altri modelli del 737. Continuano invece a volare in diversi grandi Paesi, tra cui Stati Uniti, Russia e India. La compagnia norvegese low cost Norwegian Air Shuttle, che ha messo a terra i suoi 18 nuovissimi 737 MAX 8, chiederà il risarcimento dei danni al costruttore americano. Ad annunciarlo è stato il portavoce della compagnia, Lasse Sandaker-Nielsen: «Manderemo a Boeing il conto completo. Norwegian non deve essere penalizzata economicamente perché un aereo totalmente nuovo non può volare»

La Faa chiede delle modifiche a Boeing

Oltreoceano, nonostante l’ondata di Paesi e compagnie aeree che stanno mettendo a terra il Boeing 737 MAX 8, le autorità Usa annunciano di non aver preso decisioni in attesa di ulteriori prove. L’Agenzia federale dell’aviazione americana (Faa) ha chiesto a Boeing di modificare il velivolo. La Faa, Federal Aviation Administration – autorità Usa sull’aviazione, ha una squadra in Etiopia che lavora alle indagini sull’incidente che è costato la vita a 157 persone, il secondo incidente in 5 mesi per un Boeing 737 MAX 8, il precedente in Indonesia. «Finora non ci sono aggiornamenti. Continuiamo a essere impegnati nell’indagine sull’incidente e prenderemo ogni decisione e ogni passo ulteriore basandoci soltanto sulle prove», sostiene la portavoce della Faa Lynn Lunsford.«Al momento non ci sono le basi per farlo».

La situazione in Italia

In Italia il 737 Max è usato dalla Air Italy. Forza Italia chiede in un’interrogazione parlamentare al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti cosa intende fare in merito alle vicende che hanno interessato i Boeing 737 Max. Nell’atto ispettivo, a prima firma del parlamentare azzurro Nino Germanà, si legge che «tra i clienti del 737 Max, ci sono l’italiana Air Italy, che ha tre B737 Max8 in flotta in leasing: nel piano industriale presentato un anno fa era stato annunciato l’ingresso di 20 aerei di questo tipo entro il 2022. Nessun aereo di questo tipo, invece, figura nella flotta di Alitalia». «La compagnia low cost inglese Ryanair, sarà invece la prima compagnia ad operare con il 737 Max 200, una variante del 737 Max 8: l’aviolinea ha in flotta 400 Boeing 737-800, con ordini per 115 nuovi Boeing 737 e 110 nuovi B737 Max 200 (e opzioni per altri 100)».