La campagna del «Mago di Oz» su Facebook a favore del no-deal

di OPEN

Nel periodo precedente al 29 marzo, una delle date più significative per gli accordi sulla Brexit, alcuni gruppi Facebook hanno iniziato a sponsorizzare posizioni a favore del no-deal. Secondo un’indagine del «Guardian», dietro a questo fenomeno c’era il guru della strategia politica “occulta”: Sir Lynton Crosby

Sir Lynton Crosby colpisce ancora. Il "Mago di Oz" australiano, la mano invisibile dietro le campagne elettorali dei partiti di centro destra di diversi Paesi, ha poggiato di nuovo lo sguardo sull'Hard Brexit.


Secondo un'indagine del The Guardian, dietro alcuni post a sostegno del no deal comparsi su Facebook si nasconderebbe lo zampino di Crosby. Due di questi, "Mainstream Network" e "Britain's Future", celano lo stesso amministratore, che nella vita reale lavora per la CTF Partners, la sua azienda.


La lobby avrebbe speso circa 1 milione di sterline per promuovere annunci pubblicitari pensati per spingere gli utenti a incoraggiare i parlamentari britannici a votare contro gli accordi proposti da Theresa May, e favorire l'epilogo del No deal già dal 29 marzo (una delle scadenze più recenti fissate per la definizione degli accordi con l'Ue).

La campagna del «Mago di Oz» su Facebook a favore del no-deal foto 1

Selezione del The Guardian di alcuni tra i banner presenti su Facebook

Negli ultimi mesi, la CTF Partner è stata sottoposta a un'attenzione crescente da parte delle autorità, proprio per i suoi coinvolgimenti all'interno della creazione dei cosiddetti "fake grassroots", i movimenti apparentemente spontanei che incoraggiano la comunità dei social ad abbracciare le loro posizioni. E che spingono gli utenti a fare pressione direttamente sugli esponenti politici.

Sempre The Guardian aveva fatto luce sui finanziamenti del "maestro delle oscure arti politiche" a Boris Johnson, uno dei massimi sostenitori della Brexit e tra i più duri oppositori della linea May. Johnson aveva ricevuto oltre 23mila sterline da Crosby, senza mai commentare pubblicamente l'accaduto.

Lo stratega australiano volta ancora una volta le spalle a May, che durante il periodo d'oro del "Leave", nel 2016, lo aveva scelto come guru. Ma, d'altronde, anche David Cameron, il predecessore di May che diede le dimissioni proprio a seguito del referendum sulla Brexit, scelse Crosby per vincere la tornata elettorale del 2015.

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