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Salvini stoppa il Salva-Roma: «Raggi non controlla la città»

Per il ministro dell'Interno «non ci sono città di Serie A e di serie B». E si dice dispiaciuto per «come è ridotta la città». Continua il braccio di ferro con la sindaca

Non soltanto le tensioni all’Interno del governo, ma anche quelle fra il ministro dell’Interno e la sindaca di Roma. Al centro dello scontro il cosiddetto “SalvaRoma bis”, il provvedimento del governo che dovrebbe concorrere a risanare il bilancio della Capitale e che sarebbe dovuto essere inserito nel Decreto crescita. Lo stop arriva direttamente da Matteo Salvini in persona che gela la sindaca Raggi: «Stiamo lavorando a un decreto crescita e non credo ci debbano essere comuni di serie A e di serie B. O si aiutano tutti i comuni in difficoltà e ce ne sono centinaia – ha insistito – se no allora non si capisce perché non aiutare i Comuni di Catania e di Alessandria in difficoltà. Se c’è un intervento per aiutare tutti i Comuni in difficoltà, parliamone. Se è per uno solo, no».

Poi il vicepremier rincara la dose: «Mi spaventa un sindaco che dice di non avere il controllo della città». Riferendosi agli audio recentemente diffusi relativamente alla vicenda Ama, il ministro dell’Interno insiste: «Facciamo di tutto per aiutare i romani. Evidentemente c’è un sindaco che di sua voce dice a un suo collaboratore “Non ho il controllo della città “. auguri»; e  chiosa: «Mi dispiace per come la città è ridotta».

Venti di guerra avevano soffiato contro la sindaca dal Carroccio già dal primo pomeriggio del 19 aprile, quando il capogruppo della Lega Maurizio Politi aveva dichiarato: «Il SalvaRoma non ci convince perché il sindaco non ha dato alcuna reale prospettiva di sviluppo della città. Il governo – aveva aggiunto – è disposto ad aiutare Roma, la Lega in primis, ma il problema vero è che in tre anni il M5S non ha offerto alcuna visione della città, è tutto peggiorato. E la Raggi non è in grado di amministrare».

Gli attacchi a Raggi, irrituali, visto che si tratta comunque di un’esponente del partito con cui la Lega governa a livello nazionale, da parte in particolare dello stesso Matteo Salvini, rientrerebbero, secondo molti, in un piano politico del Carroccio di conquista dell’amministrazione della Capitale. Lo stesso Salvini non aveva escluso un proprio futuro da sindaco di Roma, provocando l’ironia di Raggi: «Magna tranquillo». Lo scontro fra i due si era spostato anche sui social network. La sindaca aveva infatti scritto: «Se Salvini è Batman io sono Wonder Woman».

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