Fabio Fognini vince il Masters 1000 di Montecarlo in due set ed entra nella storia del tennis italiano

Due set di break e controbreak tra il tennista ligure e il serbo Dusan Lajovic. Ma la solidità mentale di Fognini è stata decisiva e gli ha permesso di centrare il suo primo grande trofeo in carriera. 6-3 6-4 il risultato finale in un’ora e 37 minuti di gioco

Incredibile vittoria per il tennista ligure: a quasi 32 anni Fabio Fognini conquista il suo primo Masters 1000 in carriera. Sulla terra rossa di Montecarlo, dopo la grandiosa vittoria in semifinale contro Rafael Nadal per 6-4 6-2, l’italiano ha superato il serbo DusanLajovic6-36-4 in un’ora e 37 minuti. Non c’è mai stato nessun precedente tra i due. Afine partita Fogniniha dichiarato:«Vincere a Montecarlo è straordinario, ancora non riesco a credere di avercela fatta».


«Grazie a tutti, sono nato qua vicino, vincere questo torneo per me è incredibile. Bravo a Lajovic: la prima finale è dura, continui a lavorare, presto toccherà a lui», ha dettonel discorso ufficiale del dopopartita. «​Ringrazioil mio team, la famiglia, Flavia (Pennetta. ndr), che mi sopporta e supporta. Ringrazio Arma e i fisioterapisti. E… non so più che dire! Anzi, ho una dedica speciale per mia madre che farà il compleanno tra poco».


Il ligure entra così definitivamente nella storia del tennis italiano: i tornei Masters 1000, dopo quelli dello Slam, sono i più importanti del circuito e qui, a Montecarlo, erano 42 anni che un italiano non raggiungeva la finale. All’epoca Corrado Barazzutipersecon quel genio di Bjorn Borg, oggi Fognini ha vinto con un avversario più modesto. Ma ha vinto il suo primo Masters 1000, il resto non conta: l’ultima volta che un italiano è riuscito a sollevare il trofeo di Montecarlo è stato Nicola Pietrangeli nel 1968.

Fabio Fognini vince il Masters 1000 di Montecarlo in due set ed entra nella storia del tennis italiano foto 2

Primo set

Fabio Fognini parte subito forte tenendo il servizio e lasciando Lajovic a zero. Poi due game consecutivi del serbo fanno temere il peggio: Fognini commette troppi errori non forzati e dà cenni del suo proverbiale nervosismo. Poi, però, riesce a strappare il servizio all’avversario sul 2-2, mantiene il suo e breakka l’avversario ancora una volta per il 4-2. Il primo set scivola così verso il 6-3 di Fognini, in 45 minuti di gioco.

Secondo set

Il set inizia con Lajovical servizio e Fognini che vince anche questa volta il primo game. Poi subito secondo break del serbo che tiene il servizio e si porta in vantaggio sul 2-1. Poi la partita prosegue regolarmente, il quarto game, tra i più lunghi del match, alla fine lo mantiene Fognini dopo aver annullato una palla break. Che invece l’italiano riesce a conquistare e vincere al game successivo portandosi sul 4-2.

Al settimo game Fognini comincia ad avvertire qualche problema muscolare ed è necessario l’intervento medico. Con una doppia fasciatura, però, il tennista tiene il campo e il set si protrae con entrambi i giocatori che riescono a mantenere il servizio senza concedere palle break. 6-3 6-4 il risultato finale.

Fabio Fognini vince il Masters 1000 di Montecarlo in due set ed entra nella storia del tennis italiano foto 1

Best Ranking

La vittoria del titolo consente a Fognini di raggiungere anche il suo best ranking in carriera. Dopo il successo e i calcoli dell’Atp, il ligure otterrà il 12° posto mondiale a soli cinque punti di distanza dal numero 11.

Il post-partita

«È difficile esprimere quello che sento e cosa ho provato per tutta la settimana: faccio la doccia e poi, a freddo, magari troverò le parole. Le finali vanno vinte, non conta come, né mi interessa. In questa vittoria non ci credeva nessuno, nemmeno io. Èstato difficile per via del meteo, ma va bene così»,ha detto Fognini ai microfoni di Sky Sport.

«Qualsiasi finale è difficile, lui non aveva niente da perdere, sapevo che Lajovic preparava la partita nel migliore dei modi. Il suo allenatore mi ha lanciato, è uno dei migliori coach al mondo. Ero preoccupato: stanotte ho dormito meno, mangiato poco, la tensione c’era, inutile negarlo. Venivo da un periodo buio, non mi riconoscevo nella lotta: sono arrivato qua senza alcun desiderio, se non quello di ritrovarmi e, alla fine, ho ritrovato me stesso. Cosa mi sono detto conPietrangeli? È un segreto»,ha concluso il ligure.

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