Il Black friday della marijuana ha fatto crashare i più grandi siti di cannabis

Il 4 aprile è il giorno dell’erba. I siti sono stati travolti dalle richieste

Il numero 420 (ma anche 4:20 o 4/20) è diventato un sinonimo di cannabis negli anni '70. Oggi è una combinazione numerica fondamentale per chi difende, consuma e compra marijuana. Non a caso il 20 aprile (che diventa 4/20 se scritto all'americana) è il Weed Day, il giorno dell'erba. Un giorno celebrato a livello internazionale, con incontri, manifestazioni e – naturalmente – consumo in tutto il mondo.


La ricorrenza è particolarmente sentita nel Nord dell'America: negli Usa, dove l'uso ricreativo è legale in 10 stati, e in Canada, dove è legale in tutto il Paese. Molte compagnie che vendono e producono marijuana legale (un mercato che è triplicato rispetto al 2017, e che secondo alcune previsioni varrà più di 145 miliardi di dollari nel 2025) hanno provato a sfruttare il 4/20 a proprio vantaggio, con risultati fin troppo positivi. 


Siti e app come Eaze, la più grande per la consegna di erba, sono andati ripetutamente in crash durante la giornata, travolti dalla mole di visite e richieste. Numeri senza precedenti, tanto che sull'argomento è intervenuto anche il governo canadese – un portavoce ha fatto sapere che Ottawa «è consapevole della carenza di prodotti cannabis in alcuni mercati». 

Armen Yemenidjian, amministratore di Essence Cannabis Dispensaries, con base a Las Vegas, ha definito il 20 aprile «il Black Friday dell'industria dell'erba legale, Ma è anche un omaggio alla cultura che ha spinto così tanto il mondo della cannabis negli ultimi decenni. Il 4/20 è stato adottato dal pubblico e usato come un simbolo per l'erba».

Non a caso, le penetrazioni del Weed Day non si fermano alle compagnie direttamente legate al bene di consumo, ma coinvolgono anche importanti brand limitrofi (provenienti perlopiù dal mondo del fast food e delle bevande energetiche, per motivi chimici).

Il 20 aprile Pizza Hut ha abbassato il costo del suo brownie al triplo cioccolato da $5,99 a 4,20; Lyft (un competitore di Uber assente in Italia) ha offerto il suo servizio di trasporto per la stessa cifra, dichiarando di voler evitare di mettere al volante persone poco lucide.

Ben & Jerry's, che di base fa gelati per tutta l'America, ha collaborato con il brand di cannabis Caliva per donare il 4,20% delle vendite del 20 aprile a Clear My Record, un'associazione che si occupa di cancellare le fedine penali di persone arrestate per reati non violenti. 

Kit Yarrow, esperto di psicologia del consumatore, ha commentato così: «È ancora una celebrazione della marijuana, ma ora coinvolge anche brand legati all'industria della cannabis e pubblicitari che vogliono sfruttare un argomento di tendenza».

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