Stupro di Viterbo, parla il padre di Licci: «È vero, gli ho detto di buttare il telefono»

In un’intervista a Repubblica e al Corriere il padre di uno dei presunti stupratori di Viterbo difende il figlio: «Un ragazzo tranquillo»

«Io non ho ricevuto né guardato quelle foto» diceil padre di Riccardo Licci, l’esponente di CasaPound che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe stordito una donna di 36 anni con un pugno in pieno volto per poi violentata per ore, insieme all’amico Francesco Chiricozzi.Il procuratore capo di Viterbo, Paolo Auriemma, ha dichiarato che gli elementi di prova, tra cui i video della violenza giratidai due esponenti di CasaPoundcol cellulare,sarebbero solidi. Secondo i magistrati, Licci e Chiricozzi avrebberocondiviso le immagini con vari soggetti, tra cui il padre di Licci.


Roberto Licci, anche lui militante del partito di estrema destra, smentisce di averli guardati, ma conferma di aver invitato il figlio a disfarsi delle prove, scrivendogli su WhatsApp: «Ricca’, butta il cellulare». Al Corriere della Sera, il papà del ragazzoha detto che pensadi essersi «comportato da padre. Ho commesso un reato con quel consiglio? Non credo proprio, sono suo papà, ho pensato a lui». Un gesto paterno, dunque, per il quale Licci potrebbe non essere perseguito penalmente. «Riccardo èun ragazzo tranquillo – dice -non ci ha mai dato problemi».


Riccardo Licci, scriveRepubblica, sarebbe stato aiutato anche dagli amici.«Fai così – hanno scritto in chat -chiamalo e digli che tra poco arrivano le guardie a perquisirlo… Poi cancellate i messaggi, cancellate la chat che sennòa questo giro sono cazzi per tutti», scrive Daniele Da Bracciano, amico dei due presunti strupratori, che poi aggiunge: «Cancellare obbligatoriamente la chat. Sia chiaro obbligatoriamente,no domande». Da quello cheriporta La Repubblica, dall’ordinanza emergono i tentativicondivisi di insabbiare la faccenda.

«Riccardo, leva i video e le foto di ieri sera, ci sono le guardie al pub. Di corsa..», gli scrivono, ma Riccardo ha il cellulare spento. Chiricozzi invece, elimina la app diWhatsApp. A quanto riportano gli inquirenti, anche l’hard disk di videosorveglianza dell’OldManners, il pub dove i ragazzi avrebbero conosciuto la vittima, è stato ripulito.

I due ragazzi, uno diciannovenne e l’altro ventunenne, si trovano ora in carceree sono stati espulsi da CasaPound.«Ho paura, ho ancora paura di loro e spero che restino in carcere». Èquanto ha detto al suo legale, l’avvocato Franco Taorchini, la presunta vittima, aggiungendo:«Come fanno a dire che ero consenziente, se mi hanno dato un sacco di botte?»

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