Mosca, quei passeggeri che durante l’incidente aereo hanno preferito salvare il loro trolley

Sui social si sta parlando molto di un video con i passeggeri dell’incidente aereo di Mosca che fuggono dalle fiamme portandosi dietro il loro bagaglio. Secondo le regole di sicurezza bisognerebbe scappare lasciando tutto nelle cappelliere

«Guardi qui. Atterraggio di emergenza sull’acqua a 600 miglia all’ora. Sguardo assente. Calmi, come le vacche indù». Fight Club, pellicola del 1999 diretta da David Fincher. Il protagonista, mai chiamato per nome, incontra Tyler Durden in aereo. I due commentano le procedure di sicurezza e sfogliano, con ironia, il fascicolo con le istruzioni da seguire in caso di emergenza.


Un’operazione spesso sottovalutata dai passeggeri degli aerei, soprattutto dopo aver superato l’ansia dei primi voli. Eppure, se gli uomini e le donne a bordo del Sukhol Superjet 100 avessero letto meglio queifogli illustrati, avrebbero capito che una volta scattata l’emergenza bisognava scendere subito dall’aereo e non perdere tempo a recuperare il proprio bagaglio. Almeno questo è quello che prevedono le regole: fuori in 90 secondi senza portarsi dietro nulla.


È stata avviata un’inchiesta per capire le cause dell’incidente che il 5 maggio ha provocato 41 morti durante un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Mosca. Intanto però sono stati pubblicati diversi video che mostrano i passeggeri delvelivolo, di proprietà della compagnia russa Aeroflot, scendere con il loro bagaglio. Video che stanno destando indignazione sui social, visto che i secondi persi a recuperare il bagaglio avrebbero potuto permettere ad altri passeggeri di salvarsi.

Il Corriere della Sera ha intervistato Christine Negroni, autrice del libero The Crash Detective ed esperta di incidenti aerei. «A quanto pare gli individui preferiscono rischiare l’esistenza propria o degli altri pur di salvare il trolley». Negroni spiega anche che c’è un nuovo pericolo che si verifica negli incidenti aerei: l’effetto dispositivo.«Il protagonista di un incidente vuole testimoniare con lo smartphone quello che succede»

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