Salvini vuole chiudere i negozi di cannabis, ma nel 2014 diceva tutt’altro

Oggi la droga leggera è in cima ai suoi pensieri, ma solo 5 anni fa Salvini la pensava diversamente

C’è stato un tempoin cui Matteo Salvini pensava all’indipendenza del Norde ignorava la cannabis. Parliamo di tanto tempo fa, era il 2014, la Lega Nord cominciava la sua trasformazione nella Lega nazionale e l’attuale ministro dell’Interno ignorava il dibattito sulle “canne”.


Oggi non è più così. Il vicepremier ha annunciato una «guerra via per via, negozio per negozio, quartiere per quartiere, città per città», ai negozi che vendono cannabis legale, definiti «diseducativi», con la promessa di vietare anche «tutte le feste in cui è presente la cannabis. Siamo contrari a ogni sperimentazione».


«Mi auguro – ha dichiarato il vicepremier del Carroccio – che nessuno avalli la vendita di questo genere di sostanze», riferendosi alla proposta di legge presentata dal senatore Cinque Stelle Matteo Mantero che vorrebbe depenalizzarela coltivazione, la lavorazione e la vendita della cannabis e dei suoi derivati. Le due posizioni contrapposte delle due forze di governo rischiano quindi di aprire un’ennesima nuova frattura all’interno del governo giallo-verde.

La proposta di legge di Luigi Manconi

Nel 2014 – dicevamo – Salvini era di tutt’altro parere. Erano gli ultimi giorni del “governo delle larghe intese” guidato da Enrico Letta. Partito Democratico e Sinistra e Libertà presentavano una proposta di legge per la liberalizzazione della cannabis a firma del senatore dem Luigi Manconi.

La proposta prevedeva la «non punibilità della coltivazione per uso personale di marijuana e della cessione di piccoli quantitativi dei derivati della cannabis finalizzata all’immediato consumo personale».

Salvini, all’epoca segretario federale della Lega Nord, prese posizione suo profilo Twitter: «La Lega si batte per l’indipendenza, per salvare posti di lavoro, ridurre le tasse e aiutare le famiglie; il dibattito sulle canne lasciamolo a un governo che da mesi vende fumo!».

Queste dichiarazioni arrivavano in risposta alle dichiarazioni dell’allora assessore leghista all’Agricoltura in Lombardia Giovanni Fava, che si era detto favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere, creando così una fratturaall’interno del Carroccio.

Video Agenzia Vista / AlexanderJakhnagiev — Foto copertina Ansa | Matteo Salvini a Di Martedì

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