Salvini contestato a Settimo Torinese. E lui se la prende con la sicurezza
C'erano decine di cartelli con scritto «-1» al comizio di Matteo Salvini nella piazza di Settimo Torinese il12 maggio: «-1», «un voto di meno». I contestatori che li avevano portati erano in fondo, ma si facevano sentire. Ed è per questo che il servizio di sicurezza ha chiesto al ministro di «portare pazienza».
«Io porto pazienza?», ha risposto Salvini visibilmente agitato. «Se quella gente lìmette le mani addosso a una sola delle persone per bene che ci sono qui, mi arrabbio come una bestia». Per la prima volta, il ministro dell'Interno ha perso le staffe.
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«Se l'educazione non ve l'hanno insegnata mamma e papà ve la spiego io», ha urlato dal palcoriferendosi a «quelli dei centri sociali», che lo stavano contestando (in realtà erano soprattutto giovani e insegnanti).«Ma le pare normale una cosa del genere? E che cazzo!», ha continuato Salvini rivolgendosi alla polizia vicino alle impalcature.
Un gruppo di contestatori al comizio di Salvini a Settimo Torinese, 12 maggio 2019
I momenti di concitazione non sono mancati nemmeno tra i manifestanti: «Sono appena stata aggredita da alcuni leghisti, mi ha difesa mio padre», ha denunciato una delle maestre presenti in piazza per contestare Salvini e «il suo razzismo». «Questa sarebbe la democrazia di cui parla Salvini? Noi i bambinili vogliamo tutti, da qualsiasi parte arrivino. Siamo stanchi di questa cultura dell'odio».