Le nuove norme anti-degrado di Venezia, tra divieti assurdi e di buon senso

Nuova stretta sui turisti a Venezia (ma le norme valgono anche per i residenti): niente menù turistici con le foto, ma al bando anche i lucchetti dell’amore e tavole da surf. E i pedoni dovranno fare attenzione alla propria andatura «in caso di acqua alta per non sollevare spruzzi»

Il comune di Venezia ha varatoun nuovo regolamento che introduce norme anti-degrado molto stringenti, tanto che sono in molti a chiedersi se gli agenti riusciranno davvero a farle rispettare. Due su tutte: la multa a chi, nelle giornate di acqua alta, cammina troppo velocemente bagnando i passanti e il divieto di giocare a calcio, andare sul monopattino e sullo skateboardper ibambini che hanno più di 11 anni. Il che presuppone che gli agenti saranno obbligati a controllare i documenti di identità.


C’è voluto un anno di discussione affinché il consiglio comunale approvasse le nuove regole di poliziae sicurezza urbana. Chi non le rispetterà, potrà essere allontanato dalla cittàtramite Daspo. L’obiettivo principale delle norme è arginare il degrado che i cittadini associano al turismo incontrollato, ma il regolamento comunale varrà anche per i residenti.


La speranza è di non vedere più le immagini, che spesso hanno fatto il giro del mondo sui social: i tuffi nelCanal Grande, le foto in posa colbikini eil Ponte dei Sospiri sullo sfondo. Il comune si aspetta anche la collaborazione deicommercianti, dei ristoratori e degli studenti studenti: per chi non rispetta la raccolta differenziata, trasgredisce alle regole sulla somministrazione di alcoliciè prevista una sanzione fino a 500 euro.

Le nuove norme anti-degrado di Venezia, tra divieti assurdi e di buon senso foto 1

Le multe più basse partiranno da 25 euro e possono colpiretutti. Basterà mangiare un panino seduti sui gradini di un monumento, ma anche ostacolare la circolazione dei pedoni. Ai locali verrà chiesto di imprimere il proprio logo su bicchieri e piatti di plastica per renderli riconoscibili e spetterà ai dipendenti dell’attività la pulizia dell’area fino a 100 metri dall’ingresso.

I ristoranti nella zona di Piazza San Marco e di Rialto dovranno prestare particolare attenzione al nuovo regolamento: non potranno più esporre i menù con le fotografie delle pietanze e sarà interdetta l’attività dei dipendenti che invitano i passanti ad accomodarsi. Stessa cosa per i gondolieri: al bando tutte le insistenze con i turisti per proporre un giro in gondola nel Canal Grande.

Sarà proibito attaccare i lucchetti d’amore ai parapetti dei ponti, «usare tavole da surf, nuotare o navigare nel centro storico di Venezia». E i pedoni dovranno fare attenzione persino a non camminare troppo velocemente durante le giornate di acqua alta: rischia la multa persino chi«procedendo con andatura veloce, solleva spruzzi incrociando altri passanti».

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Negli 82 articoli delle oltre 100 pagine di regolamento è prevista una sanzione per chi esercita attività di prostituzione. Critiche accese dell’opposizione per la norma ma, secondo la maggioranza, «non viene punita la prostituzione in sé, ma l’abuso degli spazi pubblici». La sanzione scatta se l’attività intralcia la circolazione dei pedoni. Infine, sanzionate anche le feste di laurea o di addio al celibato troppo spinte e che sporcano gli spazi cittadini.

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