In Evidenza ENISiriaUSA
ATTUALITÀLegaLuca ZaiaNavi da crocieraVenetoVenezia

Venezia, Zaia: «Le grandi navi sono irrinunciabili» per l’economia della città

02 Luglio 2019 - 17:29 Redazione
Il presidente del Veneto rimane fedele alla sua posizione, per cui le grandi navi non possono restare fuori dalla Laguna: «Togliere le grandi navi significherebbe perdere tutta la crocieristica e il suo indotto»

«La partita di Venezia deve essere risolta, io spero che si trovi una soluzione perché il tema delle crociere è irrinunciabile». Lo afferma il governatore del Veneto Luca Zaia, oggi a palazzo Grandi Stazioni, a Venezia, a margine della presentazione del progetto di Piano regionale dei trasporti. «Una soluzione c’è già, ed è quella che abbiamo indicato nel Comitatone del novembre 2017, quella del canale dei Petroli che esiste già (un canale di sei metri e mezzo dove possono passare il 10% delle navi). Dopodiché, se il ministro (Danilo Toninelli, ndr) ha altre idee ce le dirà senza cercare di essere guerrafondai. Però una soluzione va trovata», ha detto Zaia. Zaia rimane fedele alla sua posizione, dunque, secondo cui le grandi navi non possono restare fuori dalla Laguna. «Togliere in modo definitivo le grandi navi dalla Laguna significherebbe perdere tutta la crocieristica e il suo indotto», aveva scritto su Facebook lo scorso settembre. Come allora, Zaia si dice contrario a «una soluzione drastica», ma favorevole «a portare fuori dalla Giudecca e dal bacino di San Marco le navi superiori alle 40mila tonnellate, come diceva il decreto Clini Passera del novembre 2011».

Il comitato No Grandi Navi: «Perché diciamo “No” alle grandi navi in Laguna»

Dopo l’incidente nel canale della Giudecca dello scorso 2 giugno tra una nave della Ms Crociere e un battello, i rappresentanti del comitato No Grandi Navi hanno organizzato una grande manifestazione per ribadire la loro posizione contro le navi da crociera nel territorio. «Avevamo ragione, lo diciamo da anni: “Le navi devono stare fuori dalla Laguna”», aveva dichiarato Loredana Spadon a Open. «Da tempo le nostre richieste vengono rimbalzate, posticipate. Già, con l’incidente della Concordia, si era deciso che le navi dovessero stare lontano dai centri cittadini e invece tutti hanno deciso bellamente di disinteressarsi». A preoccupare il comitato è anche e soprattutto l’aspetto ambientale: «Abbiamo condotto svariati studi che certificano come queste navi provochino un inquinamento atmosferico altissimo: la laguna di Venezia è il secondo, o il terzo sito più inquinato della Pianura Padana».

Leggi anche

Articoli di ATTUALITÀ più letti