«Beautiful thanks for share Facebook»: la trollata degli utenti a Matteo Salvini

Bot nella pagina di Salvini? No, ma per #ColpaDiSalvini un fenomeno è arrivato in Italia

Per coloro che vedono bot e account fake ovunque, convinti che per individuarli bastino tool gratuiti che nemmeno comprendono, la brutta notizia è la seguente: i numerosi commenti copia incollati sul post Facebook di Matteo Salvini non erano falsi, si è trattato di una trollata da parte di chi lo contesta.


Il testo in inglese del commento «Beautiful thanks for share Facebook» – con due emoji nel finale – metterebbe in dubbio la genuinità dei commenti, lasciando immaginare che dietro ci sia una sorta di software impazzito – magari la tanto citata «Bestia» di Luca Morisi – che ha sbagliato lingua commentando a favore del ministro dell’Interno. Ma la pagina del ministro dell’Interno non è la prima ad essere stata «bombardata» in questo modo.


Bot o utenti normali?

Osservando i numerosi screenshot circolati online è possibile individuare e cercare informazioni sul loro comportamento all’interno del social network. Per la maggior parte di loro sono commentatori di pagine e profili antagonisti a Matteo Salvini, amici di amici o fan di pagine contrarie alla linea leghista. Commenti e interazioni con gli altri utenti del tutto naturali, non replicabili tramite software. In qualche gruppo – come Giente Honesta – qualcuno si è pure divertito a trollare ulteriormente:

Come è nato il fenomeno?

Secondo alcuni tutto avrebbe origine da un commento pubblicato il 30 aprile 2019 alle 23:55 dall’utente Ronnie Lee nella pagina Facebook del social network dove l’utente commentava il nuovo logo:

Il 30 aprile 2019 alle ore 22:08 la pagina Fresh stolen memes aveva condiviso il post del nuovo logo di Facebook invitando gli utenti ad osservare i commenti al suo interno. Il risultato? Troviamo alcuni commenti, alcuni pubblicati alle 22:16, con la frase esatta e i due emoji che poi troveremo nella pagina di Matteo Salvini.

Ancora prima, alle 21:48, l’utente Pamela Hammond aveva creato un gruppo Facebook chiamato con il testo e le due emoji:

Sembra strano, ma per qualche motivo il fenomeno si era esteso e, da come possiamo osservare dalle ricerche Google, era diventato di particolare interesse nei giorni successivi:

Come è arrivato in Italia?

Non dovremmo sorprenderci affatto, il mondo dei meme e del trolling è vivo anche in Italia e non ci vuole molto perché i fan di siti come Knowyourmeme.com – che ne parla il 17 maggio 2019 – siano venuti a conoscenza del fenomeno. Matteo Salvini è stato il primo soggetto colpito dall’opera di trollaggio che l’ha resa nota anche in Italia, dunque potremmo dire che in qualche modo è #ColpaDiSalvini.

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