Cos’è la carne «senza carne» che sta conquistando i fast food americani

E se fosse possibile acquistare della carne ricavata da vegetali appositamente lavorati?

Carne di origine vegetale. Viene presentata come una alternativa alla carne ottenuta dagli allevamenti, riducendo così le emissioni di gas serra. Anche se l’attività agricola comporta ugualmente il rilascio di emissioni importanti di CO2, per non parlare delle attività di deforestazione per liberare nuove terre coltivabili. Si tratta comunque di una nuova frontiera nel campo dell’alimentazione.


L’alternativa della carne a base vegetale

Si tratta della via alternativa intrapresa dall’azienda Impossible Foods assieme alla catena di fast food Burger King. Il nome del progetto è «Impossible Burger 2.0», lanciata già nell’aprile scorso.  


L’obiettivo è quello di estendere in tutti i Burger King degli Stati Uniti quella che è stata battezzata la «carne senza carne». I team di ricercatori di Impossible Foods sono al lavoro per renderla sempre più simile alla carne reale, con tanto di sangue ottenuto con una sostanza definita «heme», un complesso chimico presente anche nell’emoglobina.

Hamburger più sani?

Il prodotto finale non è molto lontano dalla carne macinata. La differenza rispetto ai già noti hamburger vegetariani sta anche nell’idea di marketing: la carne a base vegetale è infatti destinata a tutti i consumatori, soprattutto quelli che non sono vegetariani o vegani.

Inizialmente si pensava che potesse essere solo una moda passeggera, mentre negli Stati Uniti l’interesse starebbe sorprendentemente crescendo. C’è chi punta sul salutismo, sostenendo che la carne a base vegetale sarebbe anche più sana, ma non ci sono riscontri. Ricordiamo inoltre che dei vegetali trasformati per sembrare carne non sono esattamente come una normale insalata non lavorata.

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