Salvini e la scorta a Saviano, per il Consiglio d’Europa è «intimidazione di Stato»

Durante un video su Facebook, il ministro aveva annunciato un piano di revisione delle scorte

L’ultima «minaccia» da parte di Matteo Salvini di togliere la scorta allo scrittore Roberto Saviano è stata inserita alle «allerte» della piattaforma per la protezione dei giornalisti del Consiglio d’Europa, classificato come «intimidazione attribuibile allo Stato».


Lo scorso 29 maggio, durante una diretta su Facebook il leader della Lega aveva mandato «un grosso bacione a Saviano» mentre illustrava il suo piano di revisione delle assegnazioni delle scorte: «Aggiorneremo dei criteri valutando tecnicamente e obiettivamente, non politicamente per simpatia o antipatia. È troppo delicato il tema della sicurezza personale di politici, giornalisti, magistrati, imprenditori, presidenti di associazioni antimafia – aveva aggiunto il ministro dell’Interno – perché ci sia una valutazione politica».


«Ci saranno criteri oggettivi per verificare chi avrà bisogno di più protezione e chi invece, non correndo più alcun rischio, almeno a detta dei tecnici uffici competenti, potrà fare a meno di quei due, tre, quattro, cinque carabinieri, poliziotti, finanzieri di scorta, che potranno invece*occuparsi di sicurezza di tutti gli italiani e non di una singola persona».

L’autore di Gomorra era stato già querelato per diffamazione dal vicepremier leghista, dopo che lo scrittore lo aveva definito «buffone» e «ministro della mala vita».

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