Putin sul voto delle Europee: «Non abbiamo interferito nell’elezione dei sovranisti»


Durante il Forum economico di San Pietroburgo, il 6 giugno, Vladimir Putin si è soffermato in più occasioni sul ruolo della Russia nel panorama politico internazionale. Smarcandosi, ovviamente, da ogni accusa di interferenza nelle elezioni dei singoli Paesi: «Non abbiamo nulla a che fare con i sovranisti, proprio come non abbiamo nulla a che fare con la cosiddetta cospirazione della campagna di Donald Trump». Secondo il presidente russo, le nuove forze politiche che si stanno manifestando in Occidente non sono altro che partiti che fanno gli interessi nazionali: «I politici di destra nel Parlamento europeo non fanno parte di forze filo-risse, ma sono pro-tedesche, pro-ungheresi o pro-italiane». Poi sulla questione dei sovranisti ha concluso: «Sono semplicemente forze che credono che le buone relazioni con la Russia soddisfino i loro interessi nazionali e quelli europei».
Rapporto Russia-Italia
«L’Italia fa parte di un contesto internazionale, è Paese membro della Nato e dell’Unione Europea e non penso possa agire indipendentemente da tale contesto: per questo non mi aspetto cambiamenti sulla questione delle sanzioni». Il governo Conte ha espresso posizioni più vicine a Putin rispetto ai precedenti esecutivi, e il presidente russo ha voluto specificare che l’Italia «per la Russia resta un Paese importante, con il quale abbiamo un rapporto speciale e credo che la nostra collaborazione si svilupperà sempre di più».
Questione sanzioni Ue
Ad ogni modo l’Unione europea mantiene le sanzioni per l’annessione della Crimea attraverso un’invasione militare e per il sostegno ai miliziani separatisti del Donbass, entrambe regioni che, de facto, non appartengono più all’Ucraina. Nella conseguente guerra, iniziata nel 2014, hanno perso la vita oltre 13.000 persone. «L’Italia fa parte di un contesto internazionale, è Paese membro della Nato e dell’Unione Europea e non penso possa agire indipendentemente da tale contesto – ha detto Putin, – per questo non mi aspetto cambiamenti sulla questione delle sanzioni».
In Vaticano
Intanto il portavoce della Santa Sede, Alessandro Gisotti, ha confermato le indiscrezioni sull’arrivo di Putin a Roma per incontrare Papa Francesco. «Posso confermare che il Santo Padre riceverà in udienza in Vaticano il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, il prossimo 4 luglio», ha detto Gisotti. L’udienza precederà il vertice che il Papa ha deciso di convocare il 5 e il 6 luglio in cui si riuniranno l’arcivescovo maggiore, i membri del Sinodo permanente e i metropoliti della Chiesa greco-cattolica ucraina «nella delicata e complessa situazione in cui si trova l’Ucraina», ha concluso Gisotti.
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