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Cucchi, i periti: «Senza la frattura forse non sarebbe morto»

14 Giugno 2019 - 12:31 Redazione
Per i periti, il geometra romano potrebbe essere morto per un insieme di concause: «C''è un vuoto di alcune ore in cui non sappiamo cosa è successo»

Dopo la testimonianza di Francesco Tedesco, il carabiniere che – dopo anni – ha raccontato ai magistrati che Stefano Cucchi subì un pestaggio da parte di alcuni suoi colleghi, ora la parola passa ai periti che realizzarono la perizia nel 2016.

Gli esperti sono stati convocati per chiarire alcuni passaggi di quel documento. La deposizione è avvenuta nell’ambito dell’inchiesta bis sulla morte del geometra romano, avvenuta nel 2009 a Roma, in cui sono imputati cinque carabinieri, tre dei quali per omicidio preterintenzionale.

«Una concatenazione di cause»

Secondo i tecnici, Stefano Cucchi è morto «per una concatenazione» di diverse cause: «Non abbiamo mai detto che l’epilessia fosse l’unica causa della morte di Stefano Cucchi», hanno spiegato, riferendosi alle polemiche scoppiate nel 2016 proprio dopo la pubblicazione della perizia.

A giocare un ruolo nella morte del geometra – dicono – sono stati vari fattori: l’epilessia, la malnutrizione, la frattura dell’osso sacro, con l’iperdistensione della vescica e il passato di tossicodipendenza. Ma «siamo nel campo delle ipotesi – ripetono più volte – non abbiamo certezze».

Il ruolo della frattura

Durante la deposizione, il Giudice ha chiesto a uno dei periti se e quale ruolo abbia giocato la frattura della vertebra s4: «Se non ci fosse stata la lesione S4 – ha risposto – il soggetto non sarebbe stato ospedalizzato e probabilmente non sarebbe morto», ha detto uno dei periti, mettendo in fila tutti gli eventi provocati da quella frattura.

«Cucchi – ha spiegato – era immobile nel letto e non riusciva più a muoversi per la frattura. Se non fosse stato in questa condizione, non avrebbe avuto probabilmente lo stimolo della diuresi. Dunque se non avesse avuto la frattura, Cucchi non sarebbe stato ospedalizzato e probabilmente la morte non sarebbe occorsa o sarebbe sopraggiunta in un altro momento».

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Il passaggio sulla frattura è molto importante, perché potrebbe essere stata provocata proprio dal pestaggio raccontato dal carabiniere Tedesco. All’ospedale Fatebenefratelli furono refertate lesioni e lividi alle gambe, una frattura della mascella, un’emorragia alla vescica e due fratture alla colonna vertebrale.

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