La Soprintendenza di Roma dice no a una discarica vicino a Villa Adriana

di OPEN

Arriva il no delle autorità del Mibac per lo smaltimento dei rifiuti nelle aree a Est della Capitale, «per la ricchezza, il pregio e l’unicità dell’area archeologica»

La provincia salvata dalla sua Storia. Data la presenza di reperti archeologici importanti nel territorio, nessuna discarica sarà realizzata nell’area che va da Corcolle a Tivoli. Lo ha deciso la Soprintendenza speciale di Roma, che durante la conferenza dei servizi tenutasi ieri 13 giugno, ha negato l’autorizzazione per la realizzazione di un sito per i rifiuti inerti nella provincia a Est di Roma.


«La valutazione tecnico-scientifica evidenzia l’unicità e il pregio dell’area di Corcolle e dei suoi dintorni», hanno dichiarato le autorità del Ministero dei beni culturali, «per la ricchezza dei reperti e la continuità delle aree archeologiche, per le sedimentazioni del patrimonio storico, rurale e naturale».


Il parere della Sovrintendenza ha evidenziato la vicinanza di aree di natura monumentale e archeologica quali Villa Adriana a Tivoli, Ponte Lupo a Gallicano nel Lazio, la grotta Paris a San Vittorino e la Tenuta di Passerano. Villa Adriana in particolare, residenza dell’imperatore Adriano a partire dal 117 d.C., è uno dei numerosi siti italiani inseriti nel Patrimonio dell’Unesco.

Niente da fare dunque per l’ipotesi Corcolle annunciata a maggio, e che ciclicamente torna nelle proposte del Campidoglio come area sfruttabile per lo smaltimento dei rifiuti capitolini, essendo gli impianti romani ormai «stracolmi». Ora gli abitanti della frazione e della provincia, che già si preparavano a protestare nell’ottica di un verdetto positivo, possono tornare a dormire sonni tranquilli.

ANSA | Maggio 2012, striscioni di protesta a Villa Adriana contro la discarica

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