Draghi: «Bce pronta a prolungare Qe e tassi bassi». Trump: «No, così è concorrenza sleale»

Il presidente uscente della Bce ha detto che farà di tutto per sostenere l’economia europea. E Trump non ci sta

«Mario Draghi ha appena annunciato il possibile arrivo di altri stimoli, facendo immediatamente calare l’euro contro il dollaro, e rendendo ingiustamente più facile per loro (l’Europa, ndr) competere con gli Stati Uniti. Sono anni che lo stanno facendo, insieme alla Cina e ad altri». Il presidente degli Stati Uniti ha attaccato su Twitter il presidente uscente della Banca Centrale Europea (lascerà l’incarico a ottobre).


La colpa di Draghi? Aver promesso, durante la conferenza di Sintra in Portogallo, «ulteriori stimoli in assenza di miglioramenti (dell’economia, ndr), tali da favorire il ritorno all’inflazione». Il presidente della Bce ha parlato di un rilancio del quantitative easing e di ulteriore taglio dei tassi di interesse: «Se la crisi ci ha insegnato qualcosa, è che noi useremo tutta la flessibilità disponibile. Lo faremo ancora in futuro per rispondere a qualsiasi sfida all’obiettivo di stabilità dei prezzi».

Parole che ricordano quelWhatever it takes pronunciato nel 2012 per mettere fine alle speculazioni sull’euro che avrebbero potuto abbattere i Paesi più deboli dell’eurozona. Grazie a questa mossa, lo spread Btp-Bund, ovvero la differenza tra i rendimenti buoni del tesoro italiani e quelli tedeschi, è sceso sotto i 250 punti, ai minimi da aprile; l’euro è scivolato sotto gli 1,12 dollari, diventando così più competitivo (e questo è il motivo delle proteste di Trump); la borsa è in rialzo.

Cos’è il taglio dei tassi di interesse e a cosa serve?

Quando Mario Draghi parla di “taglio dei tassi” fa riferimento ai tassi di interesse sui soldi che le banche prestano a famiglie e imprese sotto forma di mutui o prestiti. Si tratta di una misura di politica economica molto utile nelle fasi di stagnazione (mancata crescita) e, più in generale, quando l’economia di uno o più Paesi è in difficoltà.

Il meccanismo funziona così: la Banca centrale europea “presta” soldi alle banche a un tasso più basso e le banche fanno lo stesso con imprese e famiglie. In questo modo, si favoriscono gli investimenti (se il denaro “costa meno” si è più propensi a chiederlo in prestito perché si dovranno restituire meno interessi), stimolando l’economia.

L’avvertimento di Draghi: «I paesi con alto debito devono rispettare le regole»

Il presidente della Bce ha invitato l’Italia a rispettare «il quadro fiscale europeo» per «preservare la fiducia degli investitori». Il presidente della Bce non ha menzionato l’Italia nel suo discorso, ma ne ha tracciato l’identikit, facendo appello ai Paesi «con alto debito pubblico, bassa crescita e uno spazio fiscale limitato».

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