Salvini è davvero candidato al Nobel per la pace? No (per il momento)

Non basta una dichiarazione in un’intervista per ottenere la candidatura, bisogna seguire tempi e modalità ben più rigorose

Henry Dunant, fondatore della Croce Rossa e ideatore della Convenzione di Ginevra per i diritti umani, ha vinto, insieme a Frédéric Passy, il primo premio Nobel per la Pace, assegnato nel 1901. Da allora filantropi, associazioni per il disarmo nucleare e attivisti per i diritti civili sono stati candidati e scelti per questa onorificenza.

Ogni anno sono tanti i nomi che vengono proposti per questo Nobel, l’unico che non abbia un valore scientifico o artistico. E fra questi, negli ultimi giorni, è stato fatto anche quello del ministero dell’Interno Matteo Salvini. La candidatura è arrivata da Beatrix von Storch, vicepresidente del partito di estrema destra tedesco Alternative für Deutschland (AfD).

La motivazione della candidatura riguarda le politiche migratorie portate avanti dal leader della Lega, come spiega la stessa von Storch in una nota: «Propongo Matteo Salvini per il premio Nobel per la pace perché ha attuato una politica di successo per la stabilità dell’Europa e per il salvataggio di migliaia di vite umane, un esempio che tutti dovrebbero seguire».

Tutti i candidati al Nobel per la Pace

I criteri di assegnazione e il conferimento di questo premio registrano un po’ di differenze rispetto agli altri. Prima di tutto, questo è l’unico Nobel che non viene assegnato in Svezia. La cerimonia infatti avviene a Oslo, in Norvegia. Il motivo è che a scegliere il vincitore è il Comitato per il Nobel Norvegese, formato da cinque persone scelte dal Parlamento Norvegese.

Le candidature che arrivano ogni anno per questo Nobel sono parecchie. Sul sito ufficiale del premio si legge che solo per l’edizione del 2019 ci sono 301 candidati, di cui 223 sono individui e 78 invece organizzazioni. Nel 2016, invece, il numero dei candidati era arrivato a toccare la cifra di 376.

Un primo modo per capire se Salvini è davvero candidato al premio Nobel per la Pace potrebbe essere quindi andare a scorrere nella lista dei candidati. Buona opzione, ma in questo modo per concludere l’articolo con una risposta certa bisognerebbe aspettare il 2069. I candidati al premio Nobel per la pace devono rimanere segreti per 50 anni.

Chi e quando può avanzare una candidatura per il premio Nobel

Non tutti possono suggerire una candidatura per il premio Nobel per la Pace. Sempre sul sito dell’organizzazione c’è un elenco di tutti quelli che hanno questo privilegio, da professori accademici a precedenti vincitori di Nobel per la Pace, passando da membri di organi internazionali. In questa lista sono presenti anche i membri delle assemblee o dei governi degli Stati sovrani.

Beatrix von Storch, oltre a essere vicepresidente dell’AfD è anche membro del Bundestag, il parlamento federale tedesco. Di fatto quindi può avanzare la candidatura. Per farlo però non basta una dichiarazione in un’intervista, bisogna compilare il modulo presente sul sito, rispettando tempi precisi. Le candidature per il Nobel per la Pace 2019 infatti si sono aperte a settembre 2018 e sono state chiuse alla mezzanotte del 31 gennaio 2019.

In questa fase dell’anno i membri del Comitato per il Nobel Norvegese stanno già scegliendo il nome del vincitore da una shortlist. La cerimonia infatti è prevista per il 10 dicembre. Quindi, al momento Salvini non è candidato al Nobel per la Pace 2019. Potrebbe esserlo per l’edizione 2020 ma la deputata von Storch dovrà aspettare settembre per suggerire, ufficialmente, la sua candidatura.

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