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Migranti, archiviazione per il governo sul caso Sea Watch. Salvini: «Posso chiudere i porti»

21 Giugno 2019 - 20:47 Redazione
«Non fu sequestro ma semplicemente richiesta di ordine?bene!» scrive il ministro dell'Interno: «Continuerò a difendere i confini»

«Anche per la magistratura si possono chiudere i porti a navi pirata». Con queste parole il ministro dell’Interno Matteo Salvini commenta l’archiviazione dei procedimenti relativi all’ipotesi del reato di sequestro di persona per i fatti di Sea Watch risalenti a gennaio scorso.

«Il collegio per i reati ministeriali, costituito presso il tribunale di Catania – ha comunicato il senatore Maurizio Gasparri – ha disposto, con decreto in data 30 maggio 2019, l’archiviazione degli atti relativi ad ipotesi di responsabilità penale nei confronti di Giuseppe Conte, di Luigi Di Maio, di Matteo Salvini e di Danilo Toninelli».

I giudici sottolineano la differenza con il caso della Diciotti. In quella occasione si trattava infatti di una nave militare italiana, mentre la Sea Watch fa capo a una ong straniera, battente bandiera olandese. Per quella vicenda fu chiesta l’autorizzazione a procedere contro Salvini, negata dal Senato.

Questa volta invece, il tribunale di Catania ha richiesto l’archiviazione considerato che l’imbarcazione è entrata in acque italiane in maniera unilaterale e senza aver prima ottenuto l’autorizzazione della guardia costiera.

Dopo il salvataggio, l’imbarcazione avvisò contemporaneamente tre autorità competenti: Italia, Libia e Olanda. A partire dal 24 gennaio, 47 migranti a bordo della nave Sea Watch sono rimasti per dodici giorni davanti al porto di Siracusa. Solo il 31 gennaio 2019 arrivò il permesso allo sbarco a Catania. L’aver tenuto la nave a largo permetteva di «ipotizzare astrattamente» secondo il pm Sergio Colaiocco, il reato di sequestro di persona.

«Non fu sequestro ma semplicemente richiesta di ordine e regole? Bene! Prendo atto della decisione del tribunale per i reati ministeriali di Catania, che ha archiviato il caso della Sea Watch del gennaio scorso», ha commentato Matteo Salvini, «Processi e indagini non mi fanno paura, ma sono felice che anche la magistratura confermi che si possono chiudere i porti alle navi pirata. Continuerò a difendere i confini».

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