Da fortezza dei bolscevichi agli incontri segreti tra russi e leghisti, il Metropol di Mosca: l’hotel in cui si scrive la storia

Dal 1905 a oggi, le mura di questo hotel a cinque stelle hanno assistito diverse volte a colloqui decisivi per la nostra storia

A due passi dal Teatro Bolshoj, nel cuore di Mosca, c’è un edificio considerato uno dei massimi esempi dell’Art Nouveau. È un albergo: il Metropol, l’indirizzo è Teatralnij Proyezd 2 (dal russo: passaggio del Teatro n.2), il prezzo di una camera a notte varia dai 180 ai 2000 euro. Nelle ultime ore questo albergo a cinque stelle è diventato celebre per il presunto incontro di alcuni russi con gli uomini della Lega al fine di finanziare la campagna delle elezioni Europee del Carroccio. In realtà, non è la prima volta che le mura del Metropol assistono a un colloquio, che se confermato, contribuirebbe a scrivere la storia dei nostri tempi. Il Metropol è stato costruito tra fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Non è stato tirato su dal nulla, ma nasce sulla base di un complesso alberghiero dal nome Chelyshi frequentato da Lev Tolstoj.


L’Hotel Metropol nel 1905

Ha aperto ufficialmente le porte nel 1905 e quando lo zar Nicola II ha firmato il cosiddetto Manifesto d’ottobre, è stato scelto come luogo dei festeggiamenti da alcuni esponenti degli operai vittoriosi. A cantare per loro Fedor Chaliapin, considerato uno dei più celebri cantanti lirici della prima metà del XX secolo.


L’Hotel Metropol di Mosca nel 1918

Nel 1917, per sei giorni i bolscevichi si chiusero in questo albergo per sfuggire agli zaristi, e poi lo stesso hotel venne scelto come residenza dei leader bolscevichi tanto da essere chiamato “Seconda casa del soviet”. Nel 1919 sulla facciata venne scritta la citazione di Lenin: «Solo la dittatura del proletariato può emancipare l’umanità dall’oppressione del capitale».

L’Hotel Metropol nel 1986

Nel 1950, l’hotel ha aperto le porte a Mao Zedong, leader della rivoluzione cinese. Nella hall fu firmato il trattato di alleanza Russia-Cina. In questa stessa hall, lo scorso ottobre, si sarebbero incontrati tre italiani, tra cui Gianluca Savoini, considerato molto vicino a Matteo Salvini, e tre russi per parlare di presunti finanziamenti alla Lega. Cosa sia successo davvero quel giorno, lo stabiliranno probabilmente i giudici: la procura ha avviato un’indagine. Ma intanto la storia continua a passare dal Metropol.

Fonte foto: sito ufficiale Hotel Metropol

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