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Guerra di Tweet nel partito democratico Usa. Vertici contro la base (e Alexandria Ocasio-Cortez)

15 Luglio 2019 - 07:21 Redazione
Il partito democratico rischia lo scisma tra l'ala moderata e centrista e chi invece predica politiche più radicali

Non è piaciuto alla dirigenza del Partito democratico la mossa del portavoce di Alexandria Ocasio-Cortez, Saikat Chakrbati, di criticare su Twitter la decisione dei dem di approvare in extremis il finanziamento – si parla di circa 4,5 miliardi di dollari – per il muro al confine con il Messico voluto da Donald Trump con l’obiettivo di ridurre l’immigrazione non registrata.

Il gestore dell’account Twitter ufficiale dei democratici della Camera dei rappresentanti, Hakeem Jeffries, ha accusato Saikat Chakrabarti di ‘essersela presa’ con la deputata Sharice Davids, «una donna nativa americana» quando, in risposta a un altro tweet, Chakrabarti aveva paragonato i democratici che avevano appoggiato la misura di Trump ai democratici del Sud, un riferimento alla classe dirigente (bianca) degli stati schiavisti nel primo ottocento.

Chakrabarti si è difeso dicendo di non aver preso di mira esplicitamente la deputata Davids, sottolineando come i due si conoscano da tempo e quanto lui stesso l’abbia incoraggiata a candidarsi nel 2016. Il portavoce di Ocasio-Cortez non ha indietreggiato per quanto riguarda il contenuto del suo messaggio, spiegando che il voto di Davids, come di altri deputati, avrebbe permesso l’implementazione di una politica che considera razzista.

Lo scambio di Tweet racconta di una divisone in sede al Partito democratico tra la dirigenza più moderata e centrista, incarnata dalla presidente della camera dei Rappresentanti, Nancy Pelosi, e la basa più radicale, incentrata sulla persona di Alexandria Ocasio-Cortez. Lo stesso Chakrabarti ha fondato un gruppo chiamato Justice Democrats con lo scopo di sostituire deputati democratici considerati troppo moderati.

Già in passato Pelosi si era lasciata andare a una critica velata nei confronti di Ocasio-Cortez, dichiarando che i follower su Twitter fossero meno importanti dell’attività parlamentare, un riferimento alla spiccata attitudine social della giovane deputata. Più recentemente Pelosi ha rimproverato i rappresentanti dem di litigare troppo su Twitter, un’esortazione che non pare esser servita a molto.

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