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Conte convoca sindacati e imprese a Palazzo Chigi: «Progetto di riforma fiscale a settembre»

25 Luglio 2019 - 20:04 Redazione
Il presidente del Consiglio annuncia di avere avviato i lavori preparatori per la manovra. La Lega condivide le perplessità di Confindustria su un taglio del cuneo fiscale di soli 4 miliardi

Prima i sindacati, poi gli imprenditori per il vertice a Palazzo Chigi sulla riforma fiscale convocato dal presidente del Consiglio. Solo una settimana fa, il baricentro degli incontri si era spostato – tra le polemiche – al Viminale, dopo l’invito fatto da Matteo Salvini alle parti sociali. Presenti oggi sia ministri 5 Stelle che della Lega, ma non il vicepremier Salvini che aveva lasciato Palazzo Chigi dopo il faccia a faccia con Di Maio.

«Nessuna proposta di riforma fiscale arriverà dal governo prima di settembre» ha spiegato all’uscita il segretario della Cgil Maurizio Landini. Insomma si è trattato di una fase di ascolto, in vista della manovra economica. Nelle prossime settimane ci saranno altri incontri di questo tipo, convocati dal presidente del Consiglio: il 29 luglio e il 5 agosto.

Due date che rischiano di sovrapporsi con il nuovo incontro che aveva proposto alle parti sociali per l’inizio di agosto, e che non è ancora chiaro se sarà annullato oppure no. Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, entrando alla riunione ha affermato: «Secondo noi il taglio del cuneo va collegato ai grandi contratti di riferimento, si può fare ed eviterebbe il dumping contrattuale oltre a dare un parametro oggettivo di riferimento».

In particolare secondo il presidente di Confindustria «un taglio del cuneo fiscale di 4 miliardi a favore degli imprenditori parallelamente ad un via libera al salario minimo, è poco». Concetto sostenuto anche dal viceministro Massimo Garavaglia e dal sottosegretario Massimo Bitonci, cioè dalla Lega.

Il presidente del Consiglio Conte annuncia di avere avviato oggi i lavori per impostare la legge di Bilancio: «Il confronto sarà utile per scrivere una manovra che vogliamo sia espansiva nel segno della crescita e quanto più possibile condivisa».

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