Sigarette elettroniche, il verdetto dell’Oms: «Sono dannose e non aiutano a smettere di fumare»

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per le case produttrici la «strategia del fa meno male» è solo un’operazione di marketing

L’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che le sigarette elettroniche sono «senza dubbio dannose» e non aiutano le persone a smettere di fumare tabacco. L’agenzia dell’Onu dedicata alla salute ha anche accusato l’industria delle sigarette elettroniche di sostenere falsamente di voler ridurre i danni causati dal tabacco.


Con un nuovo report sull’Epidemia del tabacco», l’Oms lancia il suo appello per regolamentare il mercato delle cosiddette e-cigarette, che potrebbero addirittura essere una via d’accesso per iniziare i giovani al vizio del fumo. Più dura, quindi, la posizione dell’Onu rispetto a quella della rivista Nature, che aveva riscontrato la carenza di sufficienti dati pro e contro sulla sicurezza e utilità delle sigarette elettroniche.


I danni causati dalle e-cigarette non sarebbero ancora stati esaustivamente comprovati, ma secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, questa tecnologia è indubbiamente pericolosa per l’organismo.

Per l’organizzazione, la disinformazione diffusa dall’industria del tabacco su questo tema rappresenta «una minaccia presente e reale». A quanto emerge dal rapporto, le case produttrici svilupperebbero infatti questi nuovi prodotti soltanto per espandere il proprio mercato utilizzando la strategia del «fa meno male» semplicemente come tecnica di marketing.

Philip Morris international per esempio, con la sua campagna «Unsmoke» che incoraggia l’assunzione di fonti di fumo alternative, avrebbe in realtà contribuito a mantenere il tabacco socialmente accettabile.

Inoltre, secondo Vinayak Prasad, manager dei programmi dell’unità di monitoraggio del tabacco all’interno dell’Oms, il fatto che le sigarette elettroniche aiutino gli utilizzatori a smettere di fumare tabacco non è affatto provato. Anzi, negli Stati Uniti, esistono prove del fatto che giovani fumatori si siano avvicinati alla dannosa abitudine tramite le sigarette elettroniche.

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