Salvini accelera sulle “ruspe” al campo della donna Rom che definì «zingaraccia». Poi da Arcore rincara la dose

L’insediamento di via Monte Bisbino si trova nella periferia Nord-Ovest di Milano

Matteo Salvini annuncia un’accelerazione delle procedure che porteranno allo sgombero del campo alla periferia Nord-Ovest di Milano dove risiede la donna di etnia Rom che augurò un proiettile in testa per il ministro dell’Interno e che lo stesso Salvini definì una «zingaraccia», attirandosi pesanti critiche e accuse di razzismo. Poi dal palco di Arcore, durante la festa della Lega, il vicepremier rincara la dose: «Raderemo al suolo la casa della fottutissima zingara».


Verso lo sgombero

L’annuncio dello sgombero arriva, come d’abitudine, attraverso i canali sociali del vicepremier. «Non tolleriamo illegalità e abusi. Ho chiesto approfondimenti per accelerare il ritorno alle legalità: siamo al lavoro per vedere le ruspe in azione anche nel campo rom non autorizzato in via Monte Bisbino, tra i Comuni di Bollate e Milano», scrive Salvini a commento di un articolo de Il Giornale che dà la notizia del via libera allo sgombero:


https://twitter.com/matteosalvinimi/status/1158809268189089793

In conclusione del post, due espliciti emoji-ruspa. L’articolo, condiviso dal vicepremier leghista, ricorda come la nomade sia attualmente agli arresti domiciliari per un cumulo di pene, fra cui furti in abitazione, ricettazione, falso ideologico e altri reati contro il patrimonio.

L’affondo da Arcore

«Solo in Italia una che è agli arresti domiciliari, che vive in una casa abusiva in un campo rom abusivo, può minacciare di morte il ministro dell’Interno. Ma per i giornalisti il problema non è questa fottutissima zingara, ma il ministro dell’Interno. Ma io vi do la mia parola che quella casa abusiva la radiamo al suolo», ha detto Salvini dalla festa della Lega ad Arcore, incassando l’applauso dei presenti.

L’insediamento rom, a ridosso dell’autostrada A8, è stato costruito su terreni che sono di proprietà degli abitanti del campo: si tratta di una ventina di piazzole su una strada a fondo cieco. All’interno del campo ci sarebbero alcune abitazioni abusive.

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