Urla e fischi contro Salvini a Soverato: la polizia interviene sui manifestanti – I video

Dopo le balconiadi di Catanzaro, le contestazioni per il leader leghista arrivano anche a Soverato

Fischietti, striscioni, urla contro il palco del comizio. «Pure a calabbria mo s’ è arravutat’/ E ‘stu nemic’ o facimm’ tremmà», intona qualcuno. Sventola qualche bandiera del Movimento 5 Stelle. A Soverato, in provincia di Catanzaro, Matteo Salvini non ha avuto vita facile.


La polizia in assetto antisommossa è intervenuta sui manifestanti, allontanandoli dal palco, allestito a pochi passi dalla spiaggia. E’ un po’ il bis delle balconiadi invernali, spostato in spiaggia, a cui si aggiunge l’idea che Governo sia ormai al collasso.


Salvini reagisce. «Siete dei maleducati. Danneggiare un bene pubblico o privato non è buona educazione», riferendosi alla corrente saltata poco prima. Nessuno dei contestatori ha comunque imbrattato i muri di Soverato con scritte di protesta, mentre ne è spuntata una a sostegno del leader leghista: «Benvenuto ministro Salvini».

Il tour calabresi di Salvini (che era già stato Catanzaro, pure lì contestato) si è concluso così, con decine di persone a intonare slogan contro la Lega prima e durante il discorso del suo leader. «Per noi la Lega rimane “Nord”, perché non si occupa delle questioni meridionali», dice qualcuno dei presenti. E lo dimostra il provvedimenti sull’Autonomia differenziata».

«Contestiamo il ministro perché si fa portatore di messaggi di odio che manifesta in ogni modo possibile in relazione all’immigrazione, associata a criminalità e violenza in maniera indiscriminata e totalmente insensata», spiegano i manifestanti. «Non dimentichiamo gli insulti ricevuti per oltre 20 anni dalla Lega Nord. Siamo orgogliosi di non aver mai risposto ai messaggi di violenza verbale che sono arrivati sui social nel corso della giornata».

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