Insulti razzisti contro una donna in spiaggia a Chioggia, denunciato ex gestore di un lido

Prima con un megafono, poi con canzoni fasciste, il sessantaseienne ha spinto la donna padovana di origini africane ad andarsene dalla spiaggia

Ha brandito un megafono e ha iniziato a insultare una donna padovana, di origini africane che passava il Ferragosto su una spiaggia di Sottomarina. Poi ha diffuso musiche con riferimenti fascisti e discriminatori, fino a spingerla ad andarsene. Il sessantaseienne Gianni Scarpa è stato denunciato per apologia di fascismo e violenza privata aggravata da finalità di discriminazione razziale.


L’indagato è l’ex gestore della spiaggia di Punta Canna a Chioggia, già sotto inchiesta due anni fa per apologia al fascismo. Quella che gestiva infatti era nota come «spiaggia fascista»: oltre agli atteggiamenti del gestore, i muri dello stabilimento erano decorati con foto e frasi di Benito Mussolini.


L’accusa era poi caduta perché le sue azioni erano state ricondotte alla libertà di espressione. Dopo aver eliminato le foto del Duce, scrive il Gazzettino, Scarpa le ha sostituite con una foto di sé stesso, mentre fa il saluto romano.

Sempre a Sottomarina, poche settimane prima, Pietro Braga, un diciottenne di origini etiopi, si è visto negare l’ingresso al Cayo Blanco a causa del colore della sua pelle

In seguito a questi fatti, il questore di Venezia Maurizio Masciopinto ha ordinato la chiusura dello stabilimento per 15 giorni. Il Tar ha ordinato la riapertura del locale dopo che il gestore ha cambiato lo staff della sicurezza.

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