Nuova drammatizzazione dal M5s: se prima non dite sì a Conte non veniamo alla riunione

di OPEN

Nuovo colpo di scena a un’ora dal nuovo vertice. Di Maio lancia l’ultimatum: «Sono stanco dei giochini. Se non dicono sì a Conte è inutile vedersi»

A poco più di un’ora dal momento in cui dovrebbe riprendere il negoziato a quattro, interrotto la notte scorsa a Palazzo Chigi, c’è un nuovo colpo di scena.


Fonti molto accreditate del Movimento 5 stelle diffondono un testo di poche righe che equivale a un ultimatum. A quanto si apprende, Di Maio ieri sera avrebbe detto ai suoi: «Se non dicono sì a Conte è inutile vedersi. Sono stanco dei giochini».


Una trave messa di traverso alla ripresa del dialogo, con la richiesta al Pd di un “atto di fede” preliminare all’inizio dei lavori. Ma è chiaro che la strategia del Pd è quella opposta: il veto iniziale a Conte si scioglie solo quando tutti i punti programmatici e sui ruoli che spettano alle due forze nel futuro governo saranno chiariti e firmati.

Posizioni apparentemente inconciliabili: e qui si capirà se la volontà e la necessità di fare l’accordo sono più forti di questi rispettivi paletti.

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