Verso l’accordo M5S-Pd, Salvini si arrende: «Ribaltone all’italiana pronto da tempo» – Video

Il ministro dell’interno pronto a tornare al voto: «Inorridisco all’idea che qualcuno voglia smontare i decreti sicurezza»

«Pare che stia nascendo un governo che ha le poltrone come unico collante». Dopo la giornata di chiarimento tra Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio al Quirinale, e in attesa delle consultazioni di domani con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il vicepremier Matteo Salvini torna a parlare della crisi di governo: «Pare che avessero ragione coloro che dicevano che ci fosse un ribaltone pronto da tempo», afferma il ministro dell’Interno in conferenza stampa.


«L’accordo nato a Bruxelles votando la Commissione imposta dalla Merkel e da Macron era un accordo che aveva l’obiettivo di portare indietro anche l’Italia», continua Salvini riferendosi al voto sulla nuova presidente della Commissione Ue, la tedesca Ursula Von der Leyen.


Credits video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev – agenziavista.it 

«Inorridisco all’idea che qualcuno voglia smontare il decreto sicurezza bis, i decreti sulle banche, quota cento, le iniziative relative alla scuola», prosegue Salvini che torna sulla vicenda dei presunti affidi illeciti a Bibbiano e lancia un attacco al Pd: «Se qualcuno preferisce il governo con chi amministra Bibbiano noi facciamo volentieri non uno, ma mille passi avanti».

Dopo lo scambio in aula avvenuto al Senato, durante il discorso del premier Giuseppe Conte, Salvini torna a parlare dell’ex premier Matteo Renzi: «Rientra dalla finestra colui che gli italiani hanno fatto uscire dalla porta».

Così come Giorgia Meloni che con Fratelli d’Italia ha avviato una petizione per chiedere il ritorno alle urne Salvini chiede elezioni anticipate: «Non puoi scappare all’infinito dal voto del popolo. Chi ha paura del voto del popolo non ha la coscienza pulita. Il Pd sta cercando di occupare poltrone sulla pelle degli italiani».

«Se vuoi fare il cambiamento non puoi governare col Pd, con Renzi, Lotti, Prodi e compagnia», ha dichiarato il vicepremier leghista rivolgendosi al M5S e denuncia la possibilità di un Conte II come un «ribaltone all’italiana».

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