Tanto tuonò che non piovve. A meno di clamorosi colpi di coda, Neymar proseguirà almeno fino a gennaio la sua avventura col Psg. Come – con i tifosi in rivolta contro di lui – ancora non si sa. Niente da fare, dunque, per il ritorno del brasiliano al Camp Nou. Psg e Barcellona, che pure avevano fatto filtrare ottimismo a metà settimana, sono lontanissime dall’accordo. E, a questo punto, col mercato che chiude lunedì, non ci sarebbe il tempo materiale per recuperare il terreno perduto e firmare contratti particolarmente complessi e articolati.
Perché è saltata la trattativa
Due i fattori che hanno fatto saltare la trattativa. Il primo: la richiesta del Psg di avere, oltre a tre contropartite tecniche (Todibo, Rakitic e Dembelé) almeno 130 milioni di euro, non dilazionabili. La richiesta ha atterrito il Barcellona, che ha già sborsato in questa sessione oltre 200 milioni di euro per prendere i soli De Jong e Griezmann. A complicare ulteriormente il quadro i tanti dubbi di Rakitic e Dembelé a volare in Francia. Neymar per ora resta dov’è. Con il palliativo, beato lui, di una vagonata di milioni.
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