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Usa: nuova inchiesta sugli abusi sessuali nelle squadre olimpioniche

14 Settembre 2019 - 11:26 Redazione
A tre anni dallo scandalo Larry Nassar, i procuratori americani hanno ancora qualche conto in sospeso con il Comitato Olimpico

Il dipartimento di giustizia americano ha aperto una serie di inchieste sugli abusi sessuali avvenuti all’interno delle squadre olimpioniche americane. Le indagini si collocano nella scia dello scandalo Larry Nassar del 2016. L’allora medico della squadra americana di ginnastica abusò tra il 1996 e il 2014 più di 350 ginnaste, tra cui Gabrielle Douglas, Aly Raisman e Simone Biles, campionesse olimpiche. Nassar, che ha confessato, sta scontando l’ergastolo. Allora, l’inchiesta aveva portato alle dimissioni di vari esponenti del mondo olimpionico, tra cui Steve Penny, ex presidente di USA Gymnastics. La squadra olimpionica, come dimostrano queste nuove indagini, è ancora sotto stretta osservazione da parte dei procuratori americani. In generale le indagini punteranno sulle «carenze, nel senso più ampio del termine, del sistema olimpico quando si tratta di rispondere ai segnali di un diffuso abuso di minori», scrive il Wall Street Journal. Ma anche su possibili infrazioni finanziarie avvenute nel sistema olimpionico americano.

Atleti sfruttati?

Gli inquirenti stanno valutando se le dinamiche di potere del multimilionario sistema olimpionico statunitense portino a sistemi di sfruttamento. Atleti e atlete infatti, molto spesso minorenni, possono essere completamente alla mercé di allenatori e dirigenti. In una class-action decine di aspiranti atlete olimpioniche di Taekwondo hanno fatto causa al Comitato Olimpico e Paraolimpico e a USA Taekwondo denunciando lavoro forzato e traffico sessuale. Alcuni comitati olimpici, tra cui quello di ginnastica e di Taekwondo, sono inoltre stati messi sotto inchiesta per come hanno gestito i casi di abusi sessuali avvenuti sotto la loro competenza. Ma il dipartimento di Integrità pubblica sta anche indagando su come alcuni agenti dell’FBI abbiano gestito le prime testimonianze a proposito della condotta di Nassar, raccolte nel 2015 e nel 2016. Penny per esempio, avrebbe chiesto consigli all’Ufficio Federale di Investigazione come limitare l’eco mediatico della questione Nassar e avrebbe offerto di raccomandare un agente dell’FBI per un posto di lavoro nel Comitato Olimpico e Paraolimpico statunitense in cambio del silenzio.

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