Riace, il sindaco Antonio Trifoli non poteva essere eletto: il parere del Viminale

Secondo il Testo unico sugli enti locali, i vigili urbani non possono candidarsi nel comune in cui svolgono le proprie mansioni. E Trifoli era proprio un vigile urbano

Antonio Trifoli, neosindaco di Riace, l’ex borgo dell’accoglienza guidato fino al 3 ottobre 2018 da Mimmo Lucano, è stato dichiarato ineleggibile. A metterlo nero su bianco un parere del ministero dell’Interno che la prefettura ha già trasmesso all’amministrazione per le valutazioni da parte dell’organo consiliare, come scrive Repubblica.


Perché è ineleggibile

Secondo il Testo unico sugli enti locali, i vigili urbani non possono candidarsi nel comune in cui svolgono le proprie mansioni. E Trifoli era proprio un vigile urbano, almeno fino al 27 aprile quando ha chiesto l’aspettativa non retribuita per motivi elettorali.


Peccato che non potesse nemmeno richiederla in quanto dipendente a tempo determinato e, dunque, senza diritto ad accedere all’aspettativa.

Cosa succede adesso

Sul futuro del neosindaco di Riace dovrà decidere il Consiglio comunale. Le alternative sono due: un ricorso per tentare di prolungare il mandato di Trifoli oppure una presa d’atto della sua ineleggibilità con conseguente caduta dell’amministrazione.

Attesa, infine, la decisione del Tribunale sull’eleggibilità del sindaco a seguito dei ricorsi presentati, uno dall’ex candidata sindaco dei lucaniani, Maria Spanò, l’altro da tre cittadini.

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