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Scuola, c’è l’accordo sui prof precari. Il ministro Fioramonti apre ai concorsi per 50 mila insegnanti

01 Ottobre 2019 - 21:20 Redazione
Piano di assunzioni anche per 24mila supplenti. Previsti un test e una prova finale dopo un anno in cattedra

Accordo raggiunto tra il ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti e i sindacati sulla delicata questione degli insegnanti precari nelle scuole. Sul tavolo una bozza che verrà trasformata in decreto legge che prevede tre concorsi per poter assumere 65mila insegnanti. Piano di assunzione che prevede un esame straordinario con 24mila posti disponibili per chi è dietro alla cattedra da almeno tre anni nella scuola statale. Un anno in prova e poi un test finale.

Gli idonei

Per tutti coloro che invece risulteranno idonei, ma non supereranno il test iniziale, la bozza della riforma lascia aperto uno sbocco. I candidati che avranno preso almeno 7/10 nella prova scritta potranno ottenere l’abilitazione con un anno di insegnamento e un corso universitario a spese dello Stato. Previsto anche un concorso vero e proprio per 24-25mila neo laureati. La prova “ordinaria” sarà composta da un esame scritto e uno orale.

Un argine al precariato: 50mila insegnanti in cattedra

«Questo accordo, che si attendeva da mesi, si basa su un’intesa iniziale di aprile di quest’anno che il governo precedente non era stato in grado di concludere. Noi abbiamo ripreso le attività e dopo una battaglia molto ostica siamo riusciti a raggiungere un accordo che aiuta la scuola e dà un colpo forte al dilagare del precariato e che garantirà oltre 50 mila insegnanti in cattedra tra concorso straordinario e ordinario», ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti. «Ciò permetterà ai nostri ragazzi di non rivivere la pesante esperienza di quest’anno in cui tante cattedre sono rimaste scoperte».

Nuove assunzioni entro il primo settembre 2020

Il ministro ha garantito che il tutto inizierà il prima possibile: «Questa intesa si trasformerà in decreto legge che presenterò la prossima settimana in Consiglio dei Ministri. A quel punto – ha sottolineato – il concorso straordinario e quello ordinario partiranno in tempi rapidi. L’obiettivo è chiudere almeno il percorso del concorso straordinario entro l’inizio del prossimo anno scolastico. Il 1 settembre 2020 voglio avere almeno 24 mila insegnanti in ruolo, i restanti appena si conclude il concorso ordinario».

«Abilitazione meritocratica»

«Con questa intesa abbiamo garantito – ha spiegato Fioramonti – anche la possibilità di un percorso di abilitazione meritocratica, per tutti coloro che anche se non vincono il concorso straordinario torneranno in cattedra a partire da settembre. Tutto questo permetterà a chi oggi opera con un contratto a tempo determinato di essere formato e migliorare la qualità dell’insegnamento. Non lasciamo nessuno indietro». Per Fioramonti raggiungere l’accordo con i sindacati è stato «un lavoro difficile che però soddisfa tutte le parti in causa. Un’armonia e una sintonia – ha concluso – che non si vedeva da tempo».

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