Taglio parlamentari, l’ex renziano Marcucci: «Votiamo a malincuore». E gli scappa la nostalgia: «Nel 2016 persa colossale occasione»

Tre anni fa, il Pd a spinta renziana perse il referendum costituzionale che avrebbe di fatto ridotto il numero dei parlamentari

il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci fa poco e niente per nascondere l’amarezza che prova davanti al via libera alla riforma per il taglio dei parlamentari, messa in calendario per il 7 ottobre alla Camera dopo il via libera della Commissione Affari generali.


Il ddl Fraccaro, vera e propria bandiera grillina e punto imprescindibile per la formazione del governo (oltre al mancato aumento dell’Iva), è per Marcucci una «riforma “difettosa”, che ha bisogno di molte correzione per stare in piedi», ha scritto sulla sua pagina Facebook.


La promessa del Pd a Di Maio è ancora valida, anche se gli alleati della sponda più rossa della maggioranza hanno chiesto alcuni “contrappesi”. Marcucci conferma che il «Pd voterà a favore la prossima settimana, personalmente a malincuore».

Ridurre il numero dei parlamentari, che in Italia è esorbitante, è da sempre un obiettivo dei riformisti. Per questo nel…

Posted by Andrea Marcucci on Tuesday, October 1, 2019

E parte la nostalgia, da ex renziano, per il referendum del 2016 che costò a Matteo Renzi la poltrona da premier: «Pensando alla colossale occasione che abbiamo avuto nel 2016 con il referendum costituzionale – ricorda Marcucci – di arrivare a un sistema istituzionale più efficace». Stavolta l’obiettivo della riforma grillina è simile, ma i rapporti di forza tra renziani e il Pd (oltre al M5s) sono praticamente ribaltati.

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