Il «pacato scambio di opinioni» tra Sgarbi (Fi) e Mollicone (FdI) in commissione Cultura: «Sei una capra incompetente, taci!» – Il video

Volano insulti in commissione Cultura alla Camera per il prestito alla Francia dell’Uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci per una mostra al Louvre

Che le opere di Leonardo da Vinci all’estero facciano ciclicamente infervorare alcuni italiani è un dato di fatto. Meno consuetudinario, invece, lo scambio avvenuto in commissione Cultura durante il dibattito a seguito dell’audizione del ministro Dario Franceschini. 


Al centro della disputa (e della sfiorata rissa), il prestito al Louvre di Parigi dell’Uomo vitruviano leonardesco (in cambio di un doppio ritratto di Raffaello), in occasione di una mostra monografica sul genio fiorentino nell’anniversario dei 500 anni dalla sua morte. 


Vittorio Sgarbi (Forza Italia), infatti, aveva appena concluso il proprio intervento, complimentandosi con il ministro della Cultura Franceschini per la riuscita missione di «diplomazia culturale». 

Ma nell’aula del Mappamondo a Montecitorio, durante l’intervento di Federico Mollicone di Fratelli D’Italia la tensione è salita alle stelle. Il deputato, infatti, ha criticato la scelta del prestito, scatenando l’ira del forzista, che non le ha mandate a dire.

La rissa sfiorata tra Sgarbi e Mollicone

«Sei incompetente, taci! non capisci un ca***», ha urlato Sgarbi al collega di Commissione. E progressivamente, malgrado fosse stato invitato a moderare i toni, Sgarbi ha continuato a inveire contro l’esponente di Fratelli d’Italia. 

E a un tratto, Mollicone ha sbottato contro il forzista, invitandolo a prendere un sedativo: «Quando c’hai l’audizione prendi un sedativo! Sei patetico!». Ma Sgarbi, in sottofondo, ha continuato a rincarare la dose contro Mollicone: «Ladro, capra, picchiatore fascista. Picchia tua madre fascistello! Capra! Capra! Capra!».

E vista l’impossibilità di contenere gli animi la seduta è stata immediatamente sospesa e lo streaming interrotto. Dopo la seduta, tuttavia, gli animi si sono placati e i due si sono chiariti.

Sgarbi: «È stato un pacato scambio di opinioni»

Sgarbi su Facebook ha scritto in serata di aver avuto un «pacato scambio di opinioni» con il collega Federico Mollicone, ma di essersi riconciliato con l’esponente di Fratelli d’Italia. E quest’ultimo, a sua volta, ha confermato che alla base dello scontro ci sia stato un fraintendimento.

Mollicone: «Ci siamo fraintesi, ma i francesi si son rifiutati di prestarci la Gioconda»

«Con Vittorio Sgarbi nessuna lite. Sgarbi pensava che fossi contrario a Raffaello, semplicemente un malinteso… Ci siamo chiariti», ha puntualizzato il parlamentare.

«A Sgarbi – ha proseguito Mollicone – confermiamo stima e amicizia, e riconosciamo l’indiscussa preparazione sull’arte della nostra nazione e come divulgatore della bellezza italiana». 

Ma su Leonardo Mollicone ha ribadito: «Trovo assurdo che mentre noi prestiamo l’Uomo Vitruviano, un’opera delicatissima, loro (i francesi, ndr) si sono rifiutati di prestarci la Gioconda, a seguito di una perizia sulla presunta fragilità dell’opera». 

«Perizia inverosimile se si pensa ai diversi materiali delle due opere. Per l’anniversario leonardesco, la mostra più importante con la Gioconda e l’Uomo di Vitruvio sarà in Francia e non in Italia, patria natale di Leonardo, dal genio universale ma italiano», ha chiosato infine Mollicone.

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