Trump, nuova stretta sull’immigrazione: «Sospesi gli ingressi ai migranti che non hanno un’assistenza sanitaria»

La decisione, ha detto il presidente americano, è volta a «proteggere la disponibilità di prestazioni sanitarie per gli americani»

Il presidente Donald Trump ha firmato un decreto che sospende gli ingressi negli Stati Uniti per gli immigrati che non possono permettersi di pagare le spese mediche o che non risultano coperti da assicurazione sanitaria entro trenta giorni dal loro arrivo.


La decisione di Trump, comunicata dalla Casa Bianca, esclude i richiedenti asilo e i rifugiati. La misura entrerà in vigore dal prossimo 3 novembre.


Il nuovo decreto – emesso a meno di 13 mesi dalle prossime elezioni – arriva mentre il presidente americano sta affrontando un’indagine di impeachment. Trump continua a intensificare i suoi sforzi per mantenere fede alle promesse fatte durante la sua campagna elettorale per frenare l’immigrazione.

La decisione, ha detto Trump, è volta a «proteggere la disponibilità di prestazioni sanitarie per gli americani». E ha affermato che «i contribuenti sostengono già costi notevoli» nel pagare le spese mediche per le persone che non dispongono di un’assicurazione sanitaria.

«Gli immigrati che entrano in questo paese non dovrebbero ulteriormente pesare sul nostro sistema sanitario, così come sui contribuenti americani, con costi più elevati», ha dichiarato Trump nel proclama.

L’annuncio sembra mirare in particolare alle migrazioni su base familiare, come le «migrazioni a catena» che l’amministrazione Trump e il consigliere della Casa Bianca Stephen Miller, un falco dell’immigrazione, non sono ancora stati in grado di convincere il Congresso a ridurre.

La Casa Bianca ha dunque promosso politiche che favorirebbero gli immigrati più ricchi con competenze speciali rispetto agli immigrati dei paesi più poveri, come i molti che arrivano dall’America Latina.

L’annuncio di Trump arriva mentre l’amministrazione si sta anche preparando ad attuare una nuova norma, che verrà presentata il prossimo 15 ottobre volta a limitare la concessione della carta verde e la cittadinanza americana ai migranti poveri.

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