Di Maio annuncia il blocco europeo dell’export di armi verso la Turchia: ma solo per il futuro?

L’Europa è d’accordo per il blocco dell’export, ma decidono gli Stati: dall’Italia uno pseudo-blocco

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, durante le dichiarazioni alla stampa a margine del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo, annuncia un decreto ministeriale per bloccare l’export degli armamenti verso la Turchia. Si tratta in realtà di uno pseudo-blocco che non impedisce affatto all’Italia di continuare a esportare armi al paese di Erdogan.


«Nelle prossime ore anche l’Italia fermerà, con un decreto ministeriale che devo firmare come ministro degli Esteri, l’export di armamenti verso la Turchia per tutto quello che riguarda il futuro dei prossimi contratti e dei prossimi impegni» ha dichiarato Luigi Di Maio. Alla domanda se il decreto ministeriale riguarderà solamente le nuove commesse e non quelle in corso secondo Di Maio «è ovvio che riguarda quello che succede da domani in poi».


L’Europa ha lasciato ai singoli Stati di assumersi la responsabilità dell’embargo, firmando i propri atti in casa senza dover attuare a livello comunitario. Questo fa si che i Paesi come l’Italia, che hanno paura di danneggiare il proprio mercato delle armi, possano muoversi con le cautele che ritengono più opportune. Così facendo, però, finisce che le commesse ancora in corso non si fermeranno e le armi continueranno ad arrivare.

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