«La famiglia gay non è normale». Bufera contro il social media manager della Federboxe: «Intervenga Spadafora»

La richiesta a Spadafora: intervenga «valutando la rimozione di questo dipendente dal suo incarico»

Un appello a Vincenzo Spadafora, oggi ministro per le politiche giovanili e lo sport del governo Conte II e già sottosegretario alle Pari opportunità nell’esecutivo Conte I, a intervenire. A farlo è Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, a causa delle esternazioni su Facebook del social media manager della Federazione Pugilistica italiana.


«Il social media manager della Fpi ha postato un articolo del Primato nazionale, house organ di Casapound – che titola “La Consulta boccia l’omogenitorialità: le coppie gay non sono famiglie”», spiega in una nota Fabrizio Marrazzo. «Scrive sul suo profilo Facebook,: “Attaccateve a questo cXXX” con la foto di famiglie gay. Aggiunge «La famiglia è uomo e donna. Si chiama normalità», e ancora “A un bambino servono una padre e un padre. Io non discrimino nessuno, ma sono contro la società del ‘è bono tutto’. Saluti romani».


Lo screenshot diffuso dal Gay Center

Per Marrazzo «è indegno che un dipendente di un ente pubblico possa usare espressioni di questo tipo offendendo le famiglie lesbiche, gay e trans». Ecco perché il Gay Center chiede a Spadafora, «da sempre attento al tema anche in quanto ex Sottosegretario alle Pari opportunità, di intervenire contro queste affermazioni e valutando la rimozione di questo dipendente dal suo incarico. Commenti di questo tipo non sono tollerabili, ed inaccettabili a maggior ragione da un dirigente pubblico».

In copertina il ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora a Palazzo Chigi durante conferenza stampa, Roma 18 ottobre 2019. ANSA/Giuseppe Lami

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