Caos 5 Stelle, Di Maio chiuso a Palazzo Chigi. Martedì l’incontro su Emilia-Romagna e Calabria

Il capo politico M5s non era certo tra i più convinti dell’alleanza con il Pd. Ora promette una riorganizzazione in vista delle prossime Regionali

Interviste e riunioni a Palazzo Chigi: così Luigi Di Maio ha passato la giornata dopo la batosta elettorale dell’Umbria, dove il Movimento 5 Stelle è sceso sotto l’8%. E chiuso a Palazzo Chigi è andato all’attacco, liquidando il patto civico per le Regionali come un esperimento che non ha funzionato. Pochi metri più in là, nel palazzo dei gruppi parlamentari, un piccolo gruppo di deputati e senatori 5 Stelle si è riunito per prepararsi al confronto con il capo politico M5s sulle prossime Regionali. Per l’Emilia-Romagna di Bonaccini e la Calabria di Oliverio, l’indicazione dei parlamentari è la stessa di Di Maio: no a un’alleanza con il Pd.


Anche se molti esponenti 5 Stelle erano già a Roma (pur essendo lunedì) sono stati davvero pochi quelli arrivati in parlamento. Le chat dei parlamentari si scaldano con la notizia del tweet di Beppe Grillo sul voto in Umbria, poi cancellato. Ma la tattica del silenzio sembra inefficace soprattutto perché il capo politico 5 Stelle (sottolineando quanto il patto umbro non abbia funzionato), ha chiamato in causa i sostenitori – tra i suoi – del patto con i Dem alle Regionali. Non di certo lui.


Lui che oggi è rimasto chiuso a Palazzo Chigi con i suoi fedelissimi e che vedrà i suoi parlamentari nei prossimi giorni: prima gli eletti di Emilia-Romagna e Calabria, poi l’assemblea dei gruppi parlamentari. Nota a margine: i deputati 5 Stelle non sono stati ancora in grado di eleggere il proprio capogruppo, a differenza dei colleghi senatori.

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