Inchiesta sul rogo della Grenfell Tower, «gravemente inadeguata» la preparazione dei vigili del fuoco

L’inchiesta è stata guidata da Martin Moore-Bick, ex giudice della Corte Suprema

Oltre mille pagine. Un rapporto lungo, sia per il numero di parole usate che per il tempo impiegato a scriverlo. Uno sforzo per capire meglio cosa è successo a Londra la notte del 14 giungo, quando la Grenfell Tower è stata travolta da un incendio che ha ucciso 72 persone. Fra le persone morte nell’incendio c’erano anche due cittadini italiani: Gloria Trevisan e Marco Gottardi.


26 anni lei e 27 anni lui. Entrambi architetti, entrambi veneti, entrambi a Londra per lavorare. Nel maggio 2018 la loro storia è stata trasformata un libro. Disegnata da Emanuela Burigotto, madre di Marco, la loro vita è diventata una fiaba dal titolo The knight and the princess, un volume che, come racconta la Bbc è stato adottato anche da alcune scuole di Londra.


L’impreparazione dei pompieri e quella ristrutturazione non a norma

Alcuni media britannici hanno anticipato degli stralci del rapporto. Da qui emerge che i vigili del fuoco di Londra, i London Fire Brigade avevano una preparazione «gravemente inadeguata». Il rapporto è stato stilato da Martin Moore-Bick, ex giudice della Corte Suprema. Il report è stato costruito dalle testimonianze fornite da centinaia di intervistati, fra cui vigili del fuoco, sopravvissuti e residenti.

Sotto inchiesta, in particolare, sono le indicazioni date ai residenti a cui era stato chiesto di rimanere negli appartamenti invece di procedere con un piano di evacuazione. Una decisione di cui sarebbe responsabile Michael Dowden, il capo della London Fire Brigade di stanza nella stazione di North Kensington che si occupò di gestire l’emergenza nelle prime ore. Oltre all’ordine di evacuazione, sarebbero state sottovalutate anche le chiamate arrivate al 999, il numero per le emergenze del Regno Unito.

Tra le anticipazioni dell’inchiesta, anche quella sulla ristrutturazione, fatta senza tenere conto delle norme di sicurezza. Le fiamme sono riuscite ad avvolgere l’edificio in fretta, sia a causa dei pannelli di alluminio compositi sia per lo «scioglimento e sgocciolamento del polietilene».

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